Per gli amanti della musica è come un giro al luna park: dalla giostra alla casa degli specchi con tanto di zucchero filato, palloncino compreso. Il ritorno di Jack White è una bella boccata di ossigeno in un mondo omologato, si intuisce subito la voglia di sperimentare restando fortemente attaccato a quel sound anni settanta che contraddistingue l’ex White Stripes , che come sempre fa della sua chitarra la protagonista assoluta insieme alla voce, dalla forte carica sensuale. Volontà di innovare e rinnovarsi sottolineata dalle numerose collaborazioni con artisti lontani dallo stile di White come i bassisti Charlotte Kemp Muhl (The Ghost of a Saber Tooth Tiger) e Neon Phoenix (Kanye West, Jay-Z), il batterista Louis Cato (Beyoncè, Q-Tip, John Legend). Ma non temete, White sa come miscelare sempre con metodo. Come dimostra Connected by love, sospeso tra rock e blues fino ai toni più intensi e caldi di Why Walk a Dog? mentre Corporation è un mix di suoni straordinari, dai synth alla chitarra, ricatapultati quasi a Woodstock ma con la consapevolezza del presente.