Al primo giorno di votazioni se ne contano in tutto 22, tra grandi elettori positivi al Covid o in quarantena. Quelli che, non potendo entrare nell’aula di Montecitorio, si presentano al seggo drive-in allestito nel parcheggio esterno sono 13. Arriva in ambulanza Ugo Cappellacci, deputato di Forza Italia e ex governatore della Sardegna, e immortala con un video il momento. Chi arriva in ambulanza (oltre a Cappellacci, solo un altro grande elettore) accede a piedi alla tensostruttura per la quale è previsto il percorso walk-in. Per chi arriva in auto c’è un’altra tensostruttura. E sono due i segretari di presidenza che si occupano delle operazioni di voto seguite da altri funzionari della camera assistiti da sanitari del Gemelli e del Movimento delle misericordie.

Vorrebbe votare anche Sara Cunial, la ex 5 Stelle No vax e No green pass. Per entrare in aula basterebbe il green pass base, quello col tampone negativo, ma lei rifiuta la «subordinazione di un diritto costituzionale a un documento burocratico amministrativo», quindi nel palazzo non viene fatta entrare. Prova allora con il drive-in, ma non essendo né positiva né in quarantena viene fermata all’ingresso. Allora chiama i carabinieri e annuncia che è pronta a «querelare il presidente della camera e a invalidare tutta l’elezione».