Sono terrorizzati, e hanno tutti i motivi per esserlo. La carretta del mare sulla quale si trovano continua a imbarcare acqua mentre da più di un giorno chiedono aiuto a tutti i Paesi che si affacciano sul Mediterraneo centrale senza riceve risposta. Non lo ha fatto Malta, nelle cui zona Sar si trovano, ma non lo ha fatto neanche l’Italia. Silenzio anche da parte di un mercantile che pure si troverebbe a poca distanza da loro e quindi potrebbe intervenire velocemente portandoli in salvo. Logico, quindi, che abbiano paura di morire.

SONO 350 MIGRANTI che si trovano a bordo di un barcone in difficoltà al largo della Valletta. A dare l’allarme, ieri, sono stati i volontari di Alarm Phone. «Sono a rischio annegamento. Sono alla deriva e imbarcano acqua», hanno spiegato. «Dicono di aver chiamato tutte le Guardie costiere, nessuno li sta soccorrendo. Il mercantile DeepDiscovery è a poche miglia da loro. Pochi minuti fa la gente era nel panico, urlando ’stiamo morendo’. Abbiamo ripetutamente contattato le autorità maltesi e la nave mercantile DeepDiscovery ma si rifiutano di intervenire», spiegavano ancora i volontari nel primo pomeriggio di ieri. E un altro barcone è alla deriva nel Mediterraneo centrale. Di questo si sa solo che bordo sono in 75.

UN GRUPPO di 49 migranti, tra cui 6 bambini e 4 donne di cui una incinta, è stato invece recuperato martedì da mezzi navali delle forze armate e di polizia di Malta mentre era bloccato ai piedi di una ripida scogliera battuta da forti onde sulla costa occidentale dell’isola, in un tratto raggiungibile solo dal mare vicino alla località di Ghar Lapsi. Probabilmente il gruppo è stato sbarcato nella notte direttamente sulla costa maltese dopo aver fatto la traversata su una ‘nave madre’.

E’ UN MARE CHE RIBOLLE, il Mediterraneo, e non certo per la temperatura Il maltempo che imperversa da giorni non ferma i tentativi di quanti vogliono, disperatamente e a tutti i costi, arrivare su quest’altra sponda, la nostra. Barconi in partenza da Libia e Tunisia e intercettati fortunatamente dalle navi delle ong presenti in quel tratto di mare e pronte a accorre alle richieste di aiuto. Che sono tantissime. Ieri pomeriggio l’equipaggio della Ocean Viking di Sos Mediterranee ha salvato 106 persone da una barca di legno in difficoltà nelle acque internazionali al largo della Libia. Tra loro 46 uomini, 14 donne e 46 minori (29 non accompagnati, 7 sotto i 5 anni e 3 neonati). Per la Ocean Viking si tratta del terzo salvataggio da martedì, cosa ha portato il numero dei migrati a bordo della nave a 245. Quasi 400 si trovano invece sulla nave di Sea-Eye 4 e Rise Above di Mission Lifeline che ha compiuto sei soccorsi in 48 ore: a bordo 397 persone dopo che ieri mattina presto hanno tratto in salvo 72 migranti stipati in una barca di legno. In tutto sono quindi 645 i migranti tratti in salvo e che ora si trovano a bordo di una nave.

PROSEGUONO anche gli sbarchi. in 161 sono arrivati nel crotonese, sulla spiaggia di località Capo Cimiti, dopo aver viaggiato su un peschereccio. Del gruppo 126 provengono del Pakistan mentre gli altri sono prevalentemente originari dell’Afghanistan e del Balgladesh. Una quarantina e minori e due le donne, entrambe provenienti dalla Somalia. Altri 83 migranti, afghani e siriani, sono invece sbarcati nel Salento, in provincia di Lecce, mentre in serata la Guardia costiera è intervenuta nella stessa area per portare soccorso a un altro barcone. Le condizioni meteo, particolarmente difficili, hanno rallentato le operazioni di salvataggio.