Convocare urgentemente i vertici di Fca Fiat Chrysler per una verifica del nuovo piano industriale «al fine di confermarne la credibilità, la sostenibilità finanziaria e la certezza dell’impegno». Lo chiede Giorgio Airaudo, deputato di Sel in un’interpellanza urgente al presidente del Consiglio Matteo Renzi. Airaudo chiede al governo di verificare anche la portata di tutti i piani presentati dall’amministratore delegato a partire dal 2004 e se «non ci sia una strategia che porti a un effettivo ridimensionamento degli stabilimenti italiani».

Il deputato di Sel sollecita inoltre il governo «a fornire al Parlamento una relazione dettagliata che descriva il totale ammontare delle risorse e delle agevolazioni patrimoniali pubbliche, dirette o indirette, delle quali ha benificato il gruppo Fiat dal 2004 a oggi». Secondo Airaudo, infine, «non appare più accettabile continuare a rimanere inermi di fronte alla strategia che la dirigenza del gruppo Fca Fiat-Chrisler ha adottato fino a oggi, fatta solo di annunci di investimenti, progetti e iniziative da intraprendere in Italia e per l’Italia, ma mai realizzati in concreto».

Il 6 maggio, da Detroit, l’amministratore delegato di Fca Sergio Marchionne ha presentato il piano industriale per la multinazionale, da portare a termine da qui al 2018. Forti dubbi erano stati avanzati dal segretario della Fiom Maurizio Landini, che dal Congresso Cgil ha ricordato come tutt’oggi il 60% dei lavoratori Fiat sia in cig.