È con sconcerto e rabbia che abbiamo appreso una notizia contenuta nella relazione sul bilancio che verra’ presentata il 9 giugno all’assemblea di Fincantieri: l’amministratore delegato Giuseppe Bono ha incassato azioni e quote di retribuzione per un totale di 4 milioni di euro.
Una notizia tanto più indecente nel momento in cui milioni di lavoratori italiani sono rimasti senza reddito e vivono con apprensione l’annuncio di un futuro incerto.

La notizia arriva nel momento in cui un’indagine della guardia di finanza ci informa che alla Fincantieri di Ancona è presente una vasta rete di sfruttamento, subappalti e caporalato! E dopo che analoghe situazioni sono emerse a Marghera e Monfalcone.

Come si può sopportare la retorica del richiamo all’unità morale del paese, quando si rende così scandalosamente evidente che non siamo tutti sulla stessa barca e che molti pagano mentre pochi continuano ad arricchirsi?

E lo sconcerto non diminuisce di certo di fronte alla rassicurazione che Giuseppe Bono é solo terzo nella classifica dei manager delle partecipate dallo stato più pagati, essendo preceduto da Descalzi dell’Eni (5,69 milioni) e da Starace dell’Enel (5,4 milioni). La vergogna dell’arricchimento più sfrontato dei manager pubblici e privati è l’altra faccia della svalorizzazione e dell’impoverimento del lavoro prodotto dalle politiche neoliberiste.

Più il lavoro è stato precarizzato e impoverito più sono cresciute le retribuzioni dei manager dello sfruttamento.

Il governo – e all’interno della maggioranza le componenti di sinistra e il M5S – non hanno nulla da dire?

Chiediamo, come facciamo da anni, che per i manager sia fissato un tetto delle retribuzioni non superiore a 10 volte quella di un operaio. Almeno così si preoccuperanno di far crescere anche i salari.

L’amministratore delegato Bono andrebbe mandato a casa come principale responsabile della vergognosa situazione di sfruttamento del lavoro che caratterizza Fincantieri.

Va segnalato che Giuseppe Bono è stato confermato alla guida di Fincantieri nel 2019 con fortissima sponsorizzazione di Salvini e Meloni. Tra i meriti ci sarà quello di aver consentito un sistema di sfruttamento di migliaia di lavoratori migranti nei subappalti?

Maurizio Acerbo, segretario nazionale
Antonello Patta, responsabile nazionale lavoro Rifondazione Comunista – Sinistra Europea