La sorpresa di questa nuova edizione degli Emmy Awards condotta da Michael Che e Colin Jost, decima volta al Microsoft theatre di Los Angeles e declinanti ascolti tv (-10% recita implacabile il rating della Nielsen…), è il trionfo della serie comica. Su tutte La Fantastica signora Maisel – la potete vedere in stream su Amazon Video – che si porta a casa cinque Emmy come miglior serie nella categoria comedy, attrice con Rachel Brosnahan (foto), miglior attrice non protagonista con Alex Borstein, miglior sceneggiatura e Miglior regia con Amy-Sherman Palladino, già sceneggiatrice e creatrice di Pappa e Ciccia e Una mamma per amica. E non è un caso che un premio vada anche all’indimenticabile Fonzie di Happy Days, oggi 72enne, premiato come miglior attore non protagonista per il ruolo di Gene Cousineau nella deliziosa perla comica targata Hbo, Barry.

Discussa – la critica si è divisa – ma premiata tra le miniserie invece, The Assassination of Gianni Versace: American Crime Story, ultima nata della geniale e bulimica mente creativa di Ryan Murphy, che racconta l’omicidio dello stilista Gianni Versace. Non poteva mancare ovviamente Il trono di spade, con i fan in trepidante attesa dell’ottavo e ultimo capitolo previsto per la primavera 2019, che si è guadagnata il premio più ambito come miglior serie, mentre Peter Dinklage grazie al suo iconico ruolo di Tyrion Lannister, si aggiudica per la terza volta la statuetta come attore non protagonista. Miglior attrice è Regina King (Seven Seconds, la serie non è stata però confermata da Netflix per una seconda stagione). Claire Foy, per l’ultima volta giovane regina Elisabetta II in The Crown (Elisabetta matura nel terzo ciclo sarà Olivia Colman, Coppa Volpi a Venezia), è miglior attrice protagonista drammatica, mentre Matthew Rhys (The Americans), è il Miglior attore protagonista in una serie drammatica. Solo un riconoscimento e per Westworld con Thandie Newton (attrice non protagonista).