Regina della canzone inglese, una carriera vissuta non solo sul palcoscenico e in sala di registrazione ma anche in prima linea protagonista della Storia britannica. Una figura iconica tanto da essere celebrata perfino dai Pink Floyd o meglio da Roger Waters che all’interno del doppio The Wall (1979) inserì una struggente ballad per chitarra e voce che portava proprio il suo nome.
Vera Lynn se ne è andata a 103 anni, nella sua dimora nel Sussex, lutto nazionale per gli inglesi che la consideravano un gradino sotto Elisabetta, dalla quale la separavano nove anni. Sorridente, perfetta, mai un capello fuori posto nel suo ruolo affatto simbolico di tenere alto il morale delle truppe e i connazionali sotto i bombardamenti. Lei era The Forces sweetheart, ovvero l’eterna fidanzata delle forze di sua maestà e il suo celebre inno quel We’ll meet again, «ci incontreremo di nuovo» nella sua voce aggraziata diventava un incoraggiamento a non rinunciare, a resistere. Simbolo di quella Inghilterra conservatrice, sospesa tra decoro e dignità. Inno che proprio nei giorni del lockdown è tornato a risuonare nelle case degli abitanti del Regno unito, riportandola di nuovo in classifica. L’ultima apparizione in voce di Dame Vera, come tutti la chiamavano, appena tre mesi fa con un messaggio ai connazionali nei giorni più feroci della pandemia.

NATA nel 1917 nell’East End londinese con il nome anagrafico di Vera Margaret Welch, salita alla ribalta bambina nel 1924 con la prima esibizione ai microfoni della Bbc e divenuta star nazionale già a 15 anni come vocalist della Howard Baker Orchestra, Vera Lynn è stata la voce gentile, impostata ma soprattutto irriducibile, della resistenza britannica al nazifascismo.

TOCCÒ L’APICE della fama animando nella stagione della guerra un programma musicale radiofonico cult, intitolato Sincerely Yours, e girando tre film. Il governo di Winston Churchill la volle in tour pure fra i militari al fronte, in India e in Birmania nel 1944, per confortarli, distrarli, sostenerne l’orgoglio. Tutto il repertorio della Lynne è infarcito di canzoni sentimentali e patriottiche, come The White Cliffs of Dover’ o There’ll Always Be an England.