33 singoli nella classifica americana di cui 23 finiti al numero uno, dodici album nei top 10. Sono le nude cifre delle Supremes ovvero il gruppo femminile di maggior successo negli Stati uniti. Mary Wilson – morta ieri a 76 anni nella sua casa di Las Vegas – ne era stata co-fondatrice giovanissima (15 anni) insieme a Florence Ballard anche se all’epoca si chiamavano Primettes. Supremes furono un vero e proprio fenomeno costruito a tavolino dal padre padrone della Motown Berry Gordy, un addestramento durissimo e un repertorio costruito ad hoc, in buona parte opera degli infallibili hit maker Holland, Dozier & Holland. Soul ammiccante e melodie perfette tali da farsi strada anche presso l’audience bianca e consentire così un successo planetario. Ma da questo ensemble emerge subito il talento indiscusso di Diana Ross che diventa una vera diva e front woman di successi come Where Did Our Love Go, Baby Love, You Keep me Hanging on. Inevitabile a un certo punto il distacco dalle colleghe per imbarcarsi nei ’70 in una fortunatissima carriera solista. Il gruppo continua ma senza Diana il successo svanisce subito. Mary Wilson provò senza particolare fortuna una carriera da sola (l’eponimo Mary Wilson del 1979 e Walk the Line del 1992) cimentandosi in un libro di memorie scritto nel 1986, Dreamgirl: My Life As a Supreme, dove il rapporto con «l’amica Diana» ne usciva non proprio così idilliaco come si era sempre pensato.