L’ultima sua apparizione era stata nell’autunno scorso al teatro Biondo di Palermo, quando probabilmente aveva da poco scoperto i segni della malattia, dove aveva firmato la regia delle Gesta dell’Orlando furioso narrate da Brunello! di Salvo Piparo. Subito dopo, però, Luigi Maria Burruano meglio conosciuto con il nome d’arte di Gigi Burruano aveva annunciato l’intenzione di voler smettere, di voler chiudere col lavoro definitivamente. Domenica si è spento, a 69 anni, nella sua casa palermitana. Un’attività intensa quella dell’attore nato a Palermo il 20 ottobre 1948 spesa fra teatro, cinema e televisione calcando i palcoscenici di Catania, Roma, Prato e Trieste in diversi allestimenti: Coriolano, La saga del signore della nave, Il giardino di inverno.

L’esordio sul grande schermo nel 1970 in L’amore coniugale diretto da Dacia Maraini per poi partecipare a decine di film. Il suo ruolo di maggior successo è quello di Luigi, il padre di Peppino Impastato ne I cento passi (2000) di Marco Tullio Giordana, dove recitava al fianco di Luigi Lo Cascio (suo nipote nella vita reale) e che gli è valso anche una nomination ai Nastri d’argento. Burruano ha avuto ruoli tra gli altri anche in L’uomo delle stelle di Giuseppe Tornatore (1995), Nowhere di Luis Sepúlveda (2002), Liberi di Gianluca Maria Tavarelli (2003), Il ritorno di Cagliostro di Ciprì e Maresco (2003), Miracolo a Palermo! di Beppe Cino (2005), Quo vadis, baby? di Gabriele Salvatores (2005) ed Eccezzziunale veramente – Capitolo secondo… me di Carlo Vanzina (2006). Recitazione declamata a teatro, quasi furiosa, più misurata su grande schermo diceva di non avere: «Alcun rimpianto, le cose che ho fatto spero di averle fatte bene».

In televisione ha lavorato soprattutto nelle fiction, era tra i protagonisti dell’ottava Piovra (1997) diretta da Giacomo Battiato, stagione che vedeva protagonista un giovanissimo Raoul Bova e soprattutto un curioso Luca Zingaretti non ancora Montalbano, nel ruolo di un boss locale. Burruano, sempre sul piccolo schermo, si ritaglia parti in Turbo e Incantesimo (2001), Vi perdono ma inginocchiatevi, regia di Claudio Bonivento – film TV (2012), Baciamo le mani – Palermo New York 1958, e poi due produzioni dirette da Ricky Tognazzi L’assalto,  (2014) e Boris Giuliano – Un poliziotto a Palermo (2016). Nel 2006 il suo nome viene associato a un fatto di cronaca, l’arresto per aver accoltellato l’ex genero.

I funerali si celebrano questa mattina alle 10 nella chiesa Don Orione in via Ammiraglio Rizzo a Palermo.