Il sipario è sceso definitivamente per il novantunenne Arthur Christopher Orme Plummer, canadese di Toronto, che ha attraversato oltre mezzo secolo di spettacolo teatrale, cinematografico e televisivo. Dopo avere raccolto numerosi consensi e premi teatrali nel corso degli anni ’50, soprattutto con allestimenti classici e molto Shakespeare, approda al cinema senza grandi riscontri. Almeno sino al 1965 quando è protagonista come capitano Von Trapp, accanto a Julie Andrews, nel musical Tutti insieme appassionatamente. Per il film 5 oscar e altrettante candidature, però nessuna traccia di Chris nelle segnalazioni ai premi.

MA IL CINEMA si è decisamente accorto di lui, seppure venga sempre scritturato come non protagonista. Gira quantità industriali di film, non tutti indimenticabili. Tra i tanti che lo hanno diretto però c’è buona parte del gotha hollywoodiano. La sua era quasi bulimia interpretativa, decine e decine di titoli tra tv e cinema, senza trascurare ancora qualche apparizione sul palcoscenico e molto doppiaggio (noi non lo abbiamo sentito, ma era sua la voce del protagonista di Up). Poteva passare con indifferenza dal sesto episodio di Star Trek al Malcolm X di Spike Lee. Per ottenere la sua prima candidatura all’Oscar deve però aspettare di avere ottanta anni, quando interpreta L’ultima stazione, il romanzo degli ultimi giorni di Lev Tolstoj nei panni dello scrittore. E un paio d’anni dopo finalmente lo vince come non protagonista per Beginners, diventando così l’attore più anziano premiato per questa categoria. Curioso che nel film interpretasse Hal, un padre che in età decisamente avanzata decide di fare coming out. Purtroppo qualche anno dopo ha avuto un’altra nomination come non protagonista per Tutti i soldi del mondo, chiamato da Ridley Scott a sostituire tutte le riprese già girate con il «bandito» Kevin Spacey.

PER FORTUNA è stato solo nominato, così quell’Oscar vinto è rimasto glorioso e unico, accanto all’infinita serie di Tommy, Emmy, Golden Globe vinti in una carriera altrettanto infinita sia nel tempo che nello spazio geografico tra Usa, Canada e Gran Bretagna. Come molti colleghi ha attraversato periodi di propensione alcolica, superati grazie all’aiuto della terza moglie. Dalla prima moglie ha invece avuto Amanda Plummer, anche lei attrice, era la «coniglietta» rapinatrice in Pulp Fiction.