Alla Rai di Corso Sempione Bruno Ambrosi era entrato, per concorso, all’inizio degli anni Sessanta. Giusto che per l’ultimo saluto a un giornalista che ha “fatto” la televisione a Milano ci si ritrovi lì, giovedì 26 giugno alle ore 11.

Dal giornalismo sul campo e d’inchiesta di TV7 a quello da studio dei notiziari Bruno sapeva fare tutto, la faccia austera e la voce quasi flemmatica, virtù mandate fuori mercato dalla tv sguaiata, berlusconiana e non. Ha creduto nella sinistra, nell’uguaglianza, nella democrazia e, quindi, nel servizio pubblico radiotelevisivo. Ha dato un senso all’ultima stagione della sua vita insegnando il mestiere alla scuola di giornalismo intitolata a Walter Tobagi.

Grazie, Bruno.