Soul, il nuovo film della Pixar – diretto da Pete Docter ( Up; Monsters & Co.) e Kemp Powers (One Night in Miami) – che apre la Festa di Roma il prossimo 15 ottobre non uscirà più in sala. La Disney ha cancellato la data prevista – il 19 novembre – per lanciarlo solo in streaming, su Disney + in abbonamento, il giorno di Natale. Era già accaduto con Mulan, e la decisione di «scavalcare» di nuovo il circuito europeo a fronte di quello americano ancora paralizzato dalla pandemia sembra confermare a la poca importanza che questo riveste nelle strategie delle major.
Per gli esercenti la notizia è disastrosa, vista la crisi uno dei pochissimi blockbuster sopravvissuti nel calendario era fondamentale – l’Anec, l’associazione degli esercenti cinematografici italiani, ha definito la scelta di Disney «inaccettabile» specie appunto a fronte della attuali difficoltà.

Se non «inaccettabile» appare all’improvviso quantomeno stonata la sua collocazione in apertura – un bel lancio mediatico no? – di un evento che si chiama «Festa del cinema», e che dunque come tale dovrebbe essere uno dei principali sostenitori della sala soprattutto oggi. Anzi è persino un po’ sfacciata visto che il festival è in presenza, quasi a dire che alcuni fortunati vedranno Soul su grande schermo mentre per gli altri c’è il divano dopo il panettone. Forse la Festa dovrebbe tornare sui suoi passi, e prendere un pochino le distanze, non si tratta della discussione sala/streaming, in questo tempo la situazione è cambiata. Radicalmente. È perciò una questione di scelte, e di posizionamenti, che un festival di cinema per essere tale ha il dovere di fare.