Con la scomparsa di Run Run Shaw all’età di 106 anni (ma taluni sostengono addirittura 107), alle 6.55 ora locale di Hong Kong del 7 gennaio, il mondo del cinema perde uno dei suoi titani. Nato nel 1906, ma la data è incerta, e la moglie Mona Fong (entrata a far parte della compagnia nel 1969, anno della prima edizione del festival di Hong Kong) non ha mai voluto chiarire i dettagli anagrafici riguardanti il consorte.

Attivo nel mondo del cinema sin da giovanissimo, Run Run Shaw è stato un pioniere. Un imprenditore visionario e sp>ietato, lungimirante e geniale. Membro di una famiglia di sei fratelli e sorelle, Run Run Shaw è un pilastro dell’industria del cinema cinese e non solo. Shao Ren Leng nasce a Lingbo nel 1907, cittadina nei pressi di Shanghai, sei anni dopo il fratello Renmei (1901) e ben nove dopo Cunren. I quattro figli maschi della famiglia Shao, ossia Shao Zuiweng, Shao Cunren, Shao Renmei e Shao Yifu, sono i cardini sui quali si fonda l’impero cinematografico del mondo definito Jade Screen (lo schermo di giada). L’avventura inizia nel 1924, quando Shao Renmei si reca a Singapore e in Malesia per spianare la strada alla distribuzione degli Shaw.

Shao Zuiweng fonda a Shanghai la Tianyi («prima sotto il cielo», nota anche come Unique Film Productions) nel 1925, rilevando i materiali della British American Tobacco Co., una società coloniale che aveva prodotto anche dei film a Shanghai. Il primo film della società neonata è New Leaf (Li Di Cheng Fo). Shao Renmei e Shao Yifu muovono alla volta di Singapore nel 1928, dove stringono alleanze economiche e iniziano a produrre in proprio pur continuando a importare i film della Tianyi. Ed è in questo periodo che i fratelli ottengono i loro nomi malesi onorifici: Shao Cunren diventa Runde Shaw, Shao Renmei, Runme Shaw e Shao Yifu, Run Run Shaw. Per fermare la Tianyi, le compagnie Mingxing (Shanghai’s Star), Great China, Minxin, Youlian, Shanghai e Huaju formano la Liuhe Film Company (nota come United Six), cosa nota nella storia del cinema cinese come «l’accerchiamento della Liuhe». Per uscire dall’assedio, la Tianyi eleva il livello medio della produzione iniziando contestualmente ad acquistare sale cinematografiche e dando vita alla loro espansione economica su tutto il territorio del sudest asiatico.

Nel 1931, la Tianyi produce il primo film sonoro: The Nightclub Colours (Gechang Chunse). Due anni dopo, collaborando con Sit Kok-sin, noto interprete di opera cinese, realizza il primo film sonoro cantonese: Platinum Dragon (Bai Jinlong).

Con l’invasione giapponese di Shanghai del 1937, la Tianyi è costretta a trasferire l’attività a Singapore e a Hong Kong, cambiando il nome della società in Nanyang. La Nanyang riprenderà l’attività solo dopo la sconfitta nipponica. Nel 1946 Runde Shaw diventa un azionista della Great China Film Company (Dazhonghua) e cede la Nanyang in leasing alla nuova società, pietra angolare del cinema in lingua mandarina a Hong Kong. Quattro anni dopo la Nanyang è rinominata Shaw and Sons Ltd, spostando la propria attenzione dalla produzione cantonese a quella mandarina, realizza film per le sale del sud-est asiatico, dove avevano trovato rifugio le masse cinesi sfuggite alla rivoluzione comunista.

Nel 1952 vede la luce The Screen Voice Pictorial, gazzetta ufficiale della Shaw and Sons. Il Cantonese Film Group della Shaw è formato tre anni dopo, e il primo film cantonese a vedere la luce sotto la nuova bandiera è The Opera Boat in Singapore (Xingdao Hongchuan).

Run Run Shaw assume il controllo della produzione di Hong Kong nel 1957. L’annuncio della fondazione della Shaw Brothers (HK) avviene nel 1958. Shaw acquista terreni nei pressi di Clearwater Bay, a Kowloon, per costruire la Shaw Movie Town. La Shaw and Sons Ltd. ora si concentra sulla distribuzione e l’aspetto finanziario. I primi successi e riconoscimenti non tardano. Il film Diau Charn/Diao Chan conquista ben cinque premi alla quinta edizione dell’Asian Film Festival e consacra l’attrice Linda Din Dai. L’anno successivo, The Kingdom and the Beauty (Jianshan Meiren) vince il premio come miglior film nell’ambito della sesta edizione dell’Asian Film Festival. Gli Shaw Studio iniziano ufficialmente la produzione nel 1961.

Fondata su un principio industriale spietato, la Shaw Bros. divideva le proprie produzioni in categorie, prima fascia e via declinando (anche i costumi dei film erano divisi secondo questo criterio), pagando molto poco attori, registi e maestranze, istituendo addirittura dormitori comuni per evitare di provocare ritardi al piano di lavorazione dei film. Non è un caso che un giovanissimo Bruce Lee, consapevole delle proprie potenzialità, rifiuti di lavorare con Run Run. L’addetto stampa della Shaw, Raymond Chow, abbandona nel 1970 e fonda la Golden Harvest con Leonard Ho, società la cui importanza si rivelerà a dir poco cruciale nel decretare il successo di Jackie Chan. In Italia il primo assaggio di wuxia pian targato Shaw Bros. lo si è avuto nel 1968 con la distribuzione di Mantieni l’odio per la tua vendetta ossia The One-Armed Swordsman, primo capitolo della trilogia diretta da Chang Cheh.

Il fenomeno dei film di arti marziali a mani nude (gongfu pian) si afferma invece con King Boxer, pellicola firmata dal coreano Cheng Chang-ho e interpretata da Lo Lieh. In Italia il film è noto come Cinque dita di violenza (celebre il manifesto: una mano aperta che contiene degli occhi strappati) ed è distribuito dalla Dear International. Venduto da Run Run Shaw alla Warner Bros. nel 1972, convinto che si trattasse di un buon prodotto, ma non all’altezza dei titoli maggiori del suo catalogo, è all’origine della diffusione di massa dei film di kung-fu.

A partire dalla fine degli anni Sessanta e per tutti i Settanta, grazie al proprio sistema divistico e a registi come Chang Cheh, Liu Chia-liang, King Hu, Chu Yuan e altri ancora (Run Run aveva alle sue dipendenze anche cineasti nipponici come Inoue Umegutsu e Matsuo Akinori), il dominio economico della Shaw è incontrastato. Alla fine degli anni Sessanta, nel 1967, Run Run Shaw fonda la TVB, che si sarebbe rivelata la principale emittente televisiva di Hong Kong.

Nel corso degli anni Settanta l’importanza della Shaw Brothers, che all’apice della propria potenza produttiva sforna circa un’ottantina di film all’anno e si lancia anche in progetti di collaborazione con la britannica Hammer Films come testimonia il classico La leggenda dei sette vampiri d’oro (diretto da Roy Ward Baker e interpretato da Peter Cushing e David Chiang), declina quando il rigido sistema di codici estetici dei generi tradizionali non tiene più il passo con l’urgenza dei tempi.

Nel 1977, la regina conferisce a Run Run Shaw il Cavalierato per i suoi meriti cinematografici, e nel 1988 riceve dal governo di Hong Kong l’onore della medaglia Grand Bauhinia. Grazie all’intelligenza di Mona Fong, in grado di intercettare alcune delle energie più vive della nuova onda di Hong Kong come Ann Hui che dirige Love in a Fallen City con Chow Yun Fat, la Shaw riesce, seppure in forme parziali, a dialogare con un’ondata di creatività che altrimenti le sarebbe rimasta estranea. E nel 1982 troviamo Sir Run Run Shaw anche dietro le quinte di Blade Runner come co-produttore esecutivo.

Dal 28 dicembre del 1934, anno di Mourning the Chaste Tree Flower, prodotto da Runde e Runme Shaw, al 16 maggio del 2002, anno in cui viene distribuito The Peeping, sono ben 1007 i film usciti sotto le insegne della Shaw Bros (questa cifra tiene conto di tutte le produzioni cantonesi e mandarine prodotte a Hong Kong comprese anche quelle delle compagnie satellite come la Chang’s Films Company di Chang Cheh, la Jinhe Company, la Ting Pei Motion Picture Company, la Lo Mar Film Company e altre ancora come la Celestial Pictures Ltd, Cosmpolitan Film Productions Company Limited and Film Power Company Limited). Quale altro produttore può vantare una storia come quella di Sir Run Run Shaw?