il manifesto


Info Utili

Addio Rossana Rossanda

La notizia è giunta all’alba del 20 settembre 2020. Nelle ore immediatamente successive sono arrivati i primi titoli dei giornali, i tweet di molte personalità pubbliche, e le prime lettere di commiato.

In questa pagina c’è un po’ di materiale raccolto “a caldo” tra le innumerevoli e commosse reazioni alla sua scomparsa.
Inoltre linkiamo alcune video interviste a Rossana e una prima bibliografia delle sue opere e del suo pensiero.

Il secolo di Rossana. La copertina del supplemento speciale per il centenario della nascita
CONVEGNO E SUPPLEMENTO IN EDICOLA

Il secolo di Rossana

il manifesto

1924-2024Nel centenario della nascita della fondatrice del manifesto, un convegno alla camera e un supplemento speciale in edicola dal 23 aprile

Rossana Rossanda
Editoriale

Che pensa Rossana?

Andrea Fabozzi

L'editorialeAnticipiamo l'articolo del direttore del manifesto che apre la rivista speciale dedicata al centenario della nascita di Rossana Rossanda, in edicola da martedì 23 aprile 2024

La bandiera rossa sul Cremlino il 21 dicembre 1991, foto Gene Berman /Ap
Internazionale

Non sventola più

Rossana Rossanda

Addio GorbaciovLa bandiera rossa viene ammainata per sempre dal Cremlino la notte di Natale, il 25 dicembre, del 1991. L'articolo di Rossana Rossanda dall'archivio del manifesto

ROSSA CIAO - Gli articoli dedicati a Rossana

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Una grande storia

Luciana Castellina

Una grande storiaPartigiana, dirigente del Pci, scrittrice, Rossana Rossanda è scomparsa a Roma il 20 settembre. A 19 anni, con il nome di battaglia «Miranda», la prima azione nella lotta al nazifascismo. Dalla Fgci degli anni Sessanta alla Cgil di oggi, il confronto costante su studenti e lavoratori. Il suo garantismo critico includeva l’attenzione anche alle inchieste contro l’area politica avversa. La ricorderemo in piazza santi Apostoli a Roma giovedì 24 dalle 17.30 (distanziati e con le mascherine)

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Le domande di quei comunisti di nuovo conio

Lucia Annunziata

L'audacia del dubbioNella sua lunga vita, appassionata e densa, il ruolo di Rossanda dalla Resistenza, alla radiazione alla fondazione del manifesto, si svolge sempre intorno a quell’unica richiesta di chiarimento, a sé e agli altri: siamo stati di qua o di là del regno della morale? Abbiamo fatto scelte giuste per i nostri ideali, o siamo stati come tutti - ciechi e proni solo alle ragioni della realtà, del potere?

Editoriale

Rossa ciao

Eleonora Martini

Rossa ciaoPer salutare Rossana Rossanda Roma sospende la pioggia. Davanti ad una piazza piena di compagne, compagni e amici, da Filippo Maone a Mussi e a Landini, da Tortorella a Macaluso, da Bassolino a Maria Luisa Boccia, con le voci dei giovani e dell’Anpi una serata di impegno, commozione e ricordi organizzata dal manifesto e conclusa da Luciana Castellina

ROSSANA ROSSANDA

Stralcio di una intervista inedita sulla sua formazione politica

Giulia Albanese

ANTICIPAZIONIStralcio di una intervista inedita del 2002 sulla sua formazione politica. Il testo integrale sarà pubblicato nella rivista «Venetica», nel numero 61 entro la fine del 2021. «È difficile capire adesso che cosa era, o era diventato, il regime negli anni ’30 perché una ragazza non del tutto sciocca potesse aprire gli occhi di colpo nel 1943. Antonio Banfi mi aveva consigliato la lettura di Laski, Marx e Lenin. Dicevano: c’è un altro modo di veder le cose, il mondo, la vita, le responsabilità; sei stata cieca, non hai voluto vedere»

Cultura

Il viaggio nell’autobiografia

Norma Rangeri

2020 -2021, un anno dopoVogliamo ricordare Rossana Rossanda attraverso la sua riflessione autobiografica: un nuovo viaggio, questa volta nell’io femminile, sempre negato e rimosso per lasciare il passo a quel «noi», collettivo della politica asessuata

Picasso, comunista
Editoriale

Picasso, comunista

Rossana Rossanda

Dall'archivio storicoA cinquant'anni dalla morte di Pablo Picasso riproponiamo il ricordo scritto da Rossana Rossanda e pubblicato sul manifesto del 10 aprile 1973

Lettere per Rossana

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Le sembianze di una gradevole utopia

Vincenzo Vita

Rossana RossandaÈ stata una caposcuola. In un partito-giornale ricco di figure di prim’ordine, impreziosito da espressioni del dissenso cattolico come Lidia Menapace e da una parte di Avanguardia Operaia, era un riferimento

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Un magico equilibrio di rettitudine e intelligenza

Ginevra Bompiani

Una grande storia In lei, la passione politica sopraffece la passione estetica e letteraria. Ma restò sempre una grande letterata, in ogni parola politica c’era il fiato, l’alone di quella passione messa a tacere

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Rossanda e altrove

Franco Borelli

Quando, dove? Decenni di condivisone ideale e culturale,  un po’ meno politica, alle volte, mi rendono meno facile sottolineare incontri diretti e convergenze/divergenze con Rossanda, troppo “irraggiungibile” quando l’ho conosciuta […]

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La politica come educazione sentimentale

Alfonso Gianni

Appena ho appreso della morte di Rossana Rossanda, mi sono venute in mente le ultime parole che mi disse al termine della manifestazione alla Casa delle Donne cui volle generosamente […]

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Una militante combattiva e appassionata

Famiano Crucianelli

Rossa CiaoDal 1970 e per un decennio Rossana, con Lucio Magri e tanti altri, si occupò con cultura e intelligenza dei movimenti e dell’organizzazione prima del Manifesto, poi del Pdup

Guarda

Una grande storia - L'ultimo saluto a Rossana Rossanda

Il video integrale del saluto pubblico a Rossana Rossanda che si è tenuto il 24 settembre a Roma, in piazza Santi Apostoli. La scaletta degli interventi: Luciana Castellina, Filippo Maone, Ninetta Zandegiacomi, Aldo Tortorella, Emanuele Macaluso, Fabio Mussi, Norma Rangeri, Maurizio Landini, Maria Luisa Boccia, Antonio Bassolino, Franco Cavalli, Argiris Panagopoulos, Fabrizio De Sanctis, Doriana Ricci, Ida Dominijanni, Ginevra Bompiani, Stefano Iannillo, Gabriele Polo, Luciana Castellina.

ASCOLTA

L'intervista su Radio 3 Rai - "Il terzo anello - I luoghi della vita"

Federico De Melis e Roberto Andreotti incontrano Rossana Rossanda per parlare di marxismo all’interno del Pci e del gruppo del Manifesto.
La scrittrice e giornalista racconta la sua formazione, l’adolescenza a Venezia e il rapporto con la città. La Resistenza e il dopoguerra a Milano, l’iscrizione nel 1946 al Partito Comunista, l’esperienza della Casa della cultura milanese nel 1948. Infine il rapporto di amicizia con Luigi Pintor e la fondazione del quotidiano il manifesto.

Rossana e la scuola, l’intervento del 1965 alla Camera
Scuola

Rossana e la scuola, l’intervento del 1965 alla Camera

Rossana Rossanda

Atti parlamentariNel 1965 la deputata Banfi (all'epoca le donne dovevano tenere il nome del marito) interviene in aula per il Pci sulla riforma della scuola, tra accordi fuori dal parlamento, giravolte democristiane, movimento degli studenti, il senso profondo dell'istruzione e dello studio universitario

Gli ultimi articoli

Varsavia, 6 dicembre 1970. Il cancelliere della Germania Ovest Willy Brandt (Spd) in ginocchio davanti al monumento agli eroi ebrei
Commenti

Auschwitz

Rossana Rossanda

Dall'archivioL'articolo di Rossana Rossanda sul manifesto del 28 gennaio 2005 sulla Giornata della Memoria

Il veterocomunismo della lotta armata
Editoriale

Il veterocomunismo della lotta armata

Rossana Rossanda

L'editoriale del 2 aprile 1978Il coraggio di dirsi «verità sgradevoli» anche nei momenti più difficili. Con la morte di Togliatti nel Pci cessa qualsiasi analisi della Dc. Il compromesso storico nasce dai concetti approssimativi di un partito comunista debole

Per un Marx al presente
COMUNISMI

Per un Marx al presente

Rossana Rossanda

ComunismiC’è da chiedersi quanto, perfino nelle meno odiose tra le società occidentali, non siano stati visti i bisogni operai in crescita intellettuale e morale rispetto ai loro bisogni materiali, affidati essenzialmente alla distribuzione

Sul trespolo nella redazione de «la Repubblica» non c’è un merlo, ma un condor, il rapace che si nutre delle carcasse degli animali. Un merlo proprio no, lui è gentile e squillante, ha un becco giallo certo da furbo ma consapevole, di uno che la storia la conosce al volo. E invece no, chi ha firmato ieri «Cucù» – la rubrichetta sedicente ironica – vale a dire Francesco Merlo, è stato sfacciatamente ignorante e menzognero nel mostrarsi a tutti i costi «controcorrente» rispetto ai ricordi affettuosi e positivi, e da molte parti, per Rossana Rossanda.

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Libertà del dissenso, ricerca di liberazione

Fausto Bertinotti

Rossana Rossanda ci è stata maestra di vita e di politica, maestra impegnativa e insostituibile. Comunista, la ragazza del secolo scorso lo ha attraversato sempre cercando la rivoluzione, nella pratica […]

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Una marxista che diffidava del marxismo

Paolo Virno

Come tanti altri, sono andato a farle visita con Raissa nella sua casa romana degli ultimi anni, trovandola inabile a tutto e però irrequieta quel che basta per trafiggere uno […]

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La politica come educazione sentimentale

Alfonso Gianni

Appena ho appreso della morte di Rossana Rossanda, mi sono venute in mente le ultime parole che mi disse al termine della manifestazione alla Casa delle Donne cui volle generosamente […]

2 novembre 2021

Nel famedio di Milano

Rossana Rossanda è stata una pensatrice raffinata che ha avuto il merito di porre dubbi e interrogativi spesso illuminanti in un mondo cupamente diviso in due. Questa tensione tra pensiero critico e autocritica, tra le idee e il banco di prova della storia ha sempre animato la sua disamina della società così come le sue stesse convinzioni. A Milano si è formata negli anni degli studi universitari e della lotta partigiana ed è entrata a Palazzo Marino come consigliera comunale sul finire degli anni quaranta, ai tempi delle amministrazioni guidate da Antonio Greppi e Virgilio Ferrari. In quel periodo Rossana Rossanda ha inciso sulla scena intellettuale cittadina dirigendo, giovanissima, la Casa della Cultura, dove ha avuto l'occasione di frequentare i maggiori pensatori del suo tempo. E da Milano è partita la sua avventura parlamentare col PCI, di cui era dirigente. In questo ruolo ha cercato la difficile sintesi tra l'aspirazione alla libertà individuale e il socialismo reale, tra la guerra fredda e l'utopia studentesca. Una posizione scomoda costatale l'espulsione dal partito. Una rottura alla quale ha risposto con la fondazione de “il Manifesto”, testata che avrebbe diretto a lungo esprimendo grande capacità letteraria e stile giornalistico innovativo. Rossana Rossanda è il ritratto di una donna complessa, pragmatica e di grande onestà intellettuale. Una mentre lucida e attenta alla diversità delle esperienze, lontana da categorie ideologiche polarizzanti, come pure dalle trappole della memoria di cui lei stessa diffidava. Grazie al suo atteggiamento senza ipocrisie nei confronti di qualsiasi battaglia - dal partito alla società, dalle donne ai lavoratori - Milano la celebra oggi non come “la ragazza del secolo scorso”, bensì come esempio da seguire per affrontare con passione e disincanto i cambiamenti che ci aspettano.

La dedica
Note a margine di un caso inesistente
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Note a margine di un caso inesistente

Rossana Rossanda

Giaime Pintor, 30 ottobre 1919 - 1 dicembre 1943Datato 26 agosto 2007, l’articolo qui riproposto riassume e decostruisce le speculazioni sul passato e l’ipotetico futuro del tenente Pintor: morto a 24 anni

I DUE ARTICOLI SULL'«ALBUM DI FAMIGLIA»

Citati spesso, anche a sproposito negli ultimissimi giorni, questi due articoli sulle Br, il Pci e la Democrazia cristiana pubblicati su il manifesto nel 1978, durante il sequestro Moro, generarono – e generano ancora oggi – polemiche feroci. Li ripubblichiamo nella loro interezza, per restituirne intera la loro complessità.

 

Editoriale

Le Br e quell’«album di famiglia»

Rossana Rossanda

Il corsivo del 28 marzo 1978In pieno sequestro Moro, Rossana Rossanda scrive un corsivo polemico con le interpretazioni sulla matrice delle Brigate rosse e con un Pci non più in grado di criticare la Dc. Dunque «scoperto» di fronte alla destabilizzazione verso destra del paese. E che divenne famoso per la citazione dell’«album di famiglia»

Editoriale

Il veterocomunismo della lotta armata

Rossana Rossanda

L'editoriale del 2 aprile 1978Il coraggio di dirsi «verità sgradevoli» anche nei momenti più difficili. Con la morte di Togliatti nel Pci cessa qualsiasi analisi della Dc. Il compromesso storico nasce dai concetti approssimativi di un partito comunista debole

Le interviste

foto allende moneda
Editoriale

Rossana Rossanda intervista Salvador Allende

Rossana Rossanda

Questa conversazione si è svolta al Palazzo presidenziale della Moneda, a Santiago del Cile, ai primi di ottobre del 1971, circa un anno dopo l’ascesa al potere di Unidad Popular […]

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