È morta ieri all’età di 69 anni Livia Giustolisi, giornalista di varie testate (Repubbblica, Epoca e poi per molti decenni alla Rai), conosciuta ed apprezzata per la sua passione civile e per essere stata tra l’altro la promotrice del premio «Giustizia e Libertà», ispirato e intitolato alla indimenticabile figura del padre Franco, firma storica del giornalismo d’inchiesta, inviato speciale di tanti giornali e alla fine collaboratore anche de «il manifesto», soprattutto autore del saggio denuncia «L’armadio della vergogna» sulla stragi naziste in Italia abilmente nascoste per decenni dai governi perlopiù democristiani.

È purtroppo deceduta all’improvviso, colpita dal Covid dopo essere stata ricoverata d’urgenza solo pochi giorni fa.

Oltre al premio per le migliori inchieste e reportage, istituito nel 2015 con il patrocinio del Senato e per iniziativa del comune di Sant’Anna di Stazzema (tra i premiati di questi anni, tra gli altri, Gad Lerner ,Lirio Abbate, Bernardo Valli, Andrea Purgatori, Lorenzo Cremonesi, anche la nostra preziosa collaboratrice Federica Iezzi), nel 2016 è stato fondato anche l’Archivio Franco Giustolisi- Onlus.

Un caro saluto a Livia, una persona appassionata che ha sempre considerato il nostro giornale come un interlocutore fondamentale, da tutto il collettivo de «Il manifesto».