E’ morto ieri sera a Detroit dopo l’ultimo concerto con i Soundgarden Chris Cornell. Brian Bumbery, suo agente, ha definito il decesso «improvviso e inaspettato» e non si conoscono ancora le cause.  Cornell, al secolo Christopher John Boyle, è diventata una una delle voci principe della scena grunge di Seattle militando nelle fila dei Soundgarden, esplosiva band rock che raggiunse l’apice del successo tra la fine degli anni ottanta e l’inizio degli anni novanta, e poi degli Audioslave. Potenza e estensione, duttilità e capacità interpretative non comuni nel rock, Cornell ha partecipato anche ad altri progetti, in particolare con i Temple of the Dog che mette insieme membri dei Pearl Jam (Mike McCready, Stone Gossard, Jeff Ament, Eddie Vedder) e dei Soundgarden (oltre a Cornell  Matt Cameron, in seguito batterista degli stessi Pearl Jam) per dare vita a un supergruppo che nel 1991 pubblicò l’album omonimo Temple of the Dog in memoria del defunto cantante dei Mother Love Bone, Andrew Wood.  Dopo la separazione dai Soundgarden, Cornell ha iniziato un’attività solista – in realtà non eccelsa – caratterizzata da produzioni discontinue e addirittura un tentativo mainstream r’n’b Scream, prodotto da Timbaland. Approfondimento sul manifesto del 19 maggio.