Dalla Commare secca, l’esordio nel 1962 su soggetto di Pier Paolo Pasolini, al suo ultimo film Io e te, l’opera di Bernardo Bertolucci – scomparso stamattina a 77 anni nella sua casa di Roma – ha rappresentato uno dei capitoli più importanti del cinema italiano e internazionale, e non solo per i nove premi Oscar ricevuti nel 1988 dall’Ultimo imperatore, che hanno fatto del regista di Parma l’unico italiano (insieme al naturalizzato statunitense Frank Capra) ad aver conquistato la statuetta al miglior film e miglior regia.

Nel 1972 il suo Ultimo tango a Parigi – sequestrato e censurato in Italia, dove il regista fu processato e condannato per offesa al senso del pudore – diventa il centro di una grande battaglia per la libertà artististica e d’espressione, che Bertolucci ha perseguito nel corso di tutta a sua carriera. Doman Il manifesto dedicherà un lungo approfondimento al suo lavoro e alla sua memoria.