Aveva lasciato il mondo del cinema negli anni Novanta Barbara Harris, l’attrice americana – nata in Illinois – che recitò nell’ultimo film di Alfred Hitchcock, Complotto di famiglia (1976) nei panni della finta sensitiva che raggira un’anziana signora.

Harris, scomparsa martedì a 83 anni, si era da tempo trasferita lontano dalla Mecca del cinema, a Scottsdale in Arizona, dove insegnava recitazione. Il suo debutto sul grande schermo, per il quale abbandonò la carriera teatrale, è nel 1965 con L’incredibile Murray – L’uomo che disse no di Fred Coe (per il quale fu subito nominata ai Golden Globes), ma già dall’inizio degli anni Sessanta aveva recitato in televisione, anche nella serie Alfred Hitchcock Presents – quello del grande regista inglese è un nome che ricorre spesso nella sua vita, anche perché in una delle sue ultime interviste, nel 2002, Harris raccontò di aver rifiutato – prima di fare suo il ruolo di Blanche Tyler in Complotto di famiglia – un invito di Hitchcock a recitare in un suo film.

Nel corso della sua carriera l’attrice è stata anche candidata all’Oscar come attrice non protagonista, nel 1971, per il suo ruolo al fianco di Dustin Hoffman in Chi è Harry Kellerman e perché parla male di me? di Ulu Grosbard.

Ma non diventò mai una star: «Non è semplice – aveva raccontato ancora nel 2002 – serve una dedizione assoluta alla fama, e io non l’ho mai avuta. Ciò che mi importava era la disciplina della recitazione, che mi riuscisse bene o meno». Ma Hitchcock non è l’unico grande regista col quale ha lavorato: nel 1986 ha recitato per Francis Ford Coppola in Peggy Sue si è sposata e nel 1975 in Nashville di Robert Altman, dove interpretava l’aspirante cantante Winifred. «Cercavo di fare un film all’anno – ha raccontato – ma ho sempre scelto titoli che pensavo destinati al fallimento, così da non avere a che fare con la fama».