Un album interamente in italiano deve significare qualcosa per un’artista con il baricentro nella scena internazionale come Caterina Barbieri, alias Missincat. E in effetti le nove tracce di questo nuovo progetto discografico, producono decisamente un certo straniamento per chi conosce i suoi precedenti lavori, dove voce e sonorità consolidano una traiettoria intimistica della polistrumentista milanese da anni attiva sui palchi berlinesi. Sullo sfondo l’urgenza di confrontarsi innanzitutto con vicende personali. Lei stessa ha definito l’album come una sorta di rinascita e sarà per questo che si avverte la malinconia dei giorni andati con basi pop quasi sussurrate, che soffiano delicatamente sulle vicende che il suo canto – unico nel panorama – elargisce. I temi affrontati all’interno di questo originale progetto discografico sono l’amore ma anche l’indifferenza verso i rifugiati che attraversano il Mediterraneo (in Mare), evocati sotto la spinta autoriale di chi vorrebbe ritrovare un valore «umano» alla storia di ciascuno di noi. In Più vicino canta: «accorciamo le distanze, scopriamo le differenze». Oggi più che mai il messaggio necessario di un disco profondamente autentico.