Come a voler ribadire la natura classica dei congressi vecchia maniera, in Cgil l’accordo che evita la spaccatura e la conta è arrivato in piena notte.

In una riunione chiusa alle 3, Susanna Camusso è riuscita a trovare la quadra tra Maurizio Landini e Vincenzo Colla.

L’accordo prevede che Landini sia il segretario di tutti ma – per la prima volta nella storia della Cgil – avrà due vicesegretari: lo sfidante riformista Vincenzo Colla e una donna, o Tania Scacchetti o Gianna Fracassi, attuali segretarie confederali.

In più la segreteria confederale si allarga a 10 membri dagli attuali 9: si aggiunge un altro esponente della minoranza riformista, l’attuale segretario dei chimici e tessili Emilio Miceli e un’altra donna in quota Landini. Inoltre nel Direttivo, il parlamentino Cgil, i sostenitori di Landini avranno il 60 per cento.

Se ieri notte l’accordo è stato trovato, questa mattina però parecchi sostenitori di Colla lo hanno mal digerito: la quota totale per loro nel Direttivo sarebbe del 38 per cento visto che il 2% è della mozione “Il sindacato è un’altra cosa”. In questo modo molti esponenti dei territori e delle categorie che appoggiano Colla sarebbero escluse. E questo sta creando non pochi problemi.

Difficile che l’accordo salti, comunque.