Prima lo stop all’attacco militare americano, poi l’accordo tra Usa e Russia per lo smantellamento dell’arsenale chimico della Siria. Due colpi che hanno tagliato le gambe all’opposizione anti-Bashar Assad, che aveva puntato tutto sull’intervento armato degli Stati Uniti. Ora si ritrova al palo, a doversela giocare sul campo di battaglia senza l’aiuto dall’esterno che, nei desideri dei ribelli, avrebbe dovuto mettere fuori uso aeroporti e aviazione governativa, per eliminare la superiorità aerea delle forze lealiste e fermare il flusso di rifornimenti per Damasco da Iran e Iraq (quelli russi giungono in gran parte via mare al porto di Tartus). Non...
Internazionale
Accordo Usa-Russia gela opposizione anti-Assad
Siria. I ribelli e la loro leadership politica puntavano sull'attacco americano contro Damasco. «Non possiamo accettare questa iniziativa» tuona Selim Idriss, capo di stato maggiore degli insorti. L'opposizione nomina il suo premier