Nonostante la reazione di condanna di Biden e della Casa Bianca, i repubblicani di più di una mezza dozzina di Stati si sono già mossi per replicare la legge restrittiva del Texas sull’aborto: Arkansas, Florida, South Carolina, South Dakota, Kentucky, Louisiana, Oklahoma e Ohio, e altri dovrebbero seguire.

«È qualcosa su cui stiamo già lavorando», ha detto il presidente del Senato della Florida Wilton Simpson. In quella che sembra una gara fra gli Stati Gop per rendere impossibile per le donne abortire, il senatore dell’Arkansas, e fondatore e presidente dell’Associazione nazionale dei legislatori cristiani, Jason Rapert, ha condiviso un modello di legge basato su quella texana che i politici di altri Stati potrebbero riprodurre, mentre in South Dakota, dove solo due strutture praticano aborti, la governatrice Kristi Noem si sta muovendo affinché sia il suo Stato ad avere a breve «le leggi ‘pro vita’ più rigida degli Usa».

Per il Guttmacher Institute, un’organizzazione di ricerca che supporta l’accesso alla salute riproduttiva, è probabile che un quarto degli Stati Usa introduca leggi che rispecchiano quella del Texas.

Si stima che nel 2021 sono state promulgate più restrizioni sul diritto all’aborto rispetto a qualsiasi altro anno da quando nel 1973 è arrivata la sentenza di Roe vs Wade che ha tutelato il diritto delle donne americane ad abortire, e si aspetta che il numero di restrizioni superi i 100 nei prossimi giorni.

Questo momento critico arriva con la Corte Suprema che si prepara ad ascoltare un caso in cui il Mississippi ha chiesto di annullare la decisione della Corte Suprema Roe vs Wade. Per cementare il diritto all’aborto nella legge federale, la presidente della Camera Nancy Pelosi chiederà il voto del Congresso.