Un documentario come Fuocoammare di Gianfranco Rosi (che rappresenterà l’Italia nella notte degli Oscar) ci ha abituati a riconsiderare il perimetro dell’isola di Lampedusa da un diverso punto di vista, che deliberatamente non vuole spartire nulla con la spettacolarizzazione della morte in diretta e anonima di centinaia di migranti. È un evento che accade drammaticamente, ma a vincere è il tempo lento e inesorabilmente reale della vita. Proprio lì, in quella Sicilia che quasi tocca l’Africa, sbarcano notte dopo notte molti bambini: dovranno imparare a ricominciare daccapo, così come ogni giorno imparano a ripartire da una situazione esistenziale in continua mutazione, precaria, quei bambini che invece lì sono nati e Lampedusa è stata data loro in sorte come unica fetta di pianeta da conoscere e amare. Ragazzini che vanno a scuola, passano i pomeriggi con i loro amici, cugini, con i nonni pescatori mentre aggiustano le reti, che guardano respirare la natura così potente intorno a loro.
Anche quest’anno, sull’isola, in occasione della Giornata Internazionale dei diritti del fanciullo (dal 14 al 20 novembre) si terrà l’iniziativa Ibby Camp, promossa da Ibby Italia. Ha pure un titolo – Illustrami il mondo – e si rivolge ai 1060 minori che abitano tra Lampedusa e Linosa, nella convinzione che l’accesso alla lettura sia comunque la strada maestra per una crescita consapevole e divertita.

L’edificio che ospiterà la manifestazione, quella «Biblioteca che verrà» che ha mosso i suoi primi passi qualche anno fa, è stato messo a disposizione dal Comune. Ristrutturato, non può ancora essere inaugurato per il pubblico perché « orfano» degli arredi necessari. Bambini e adulti saranno allora aspitati nel Centro Studi che Ibby International ha finanziato, dove già dall’estate scorsa si sono svolti i laboratori, grazie ai volontari dell’associazione giunti da ogni parte del globo. Intanto, in attesa di un bibliotecario doc, quel luogo di piacere, incontri e letture viene tenuto aperto con il solerte impegno dei volontari Ibby (70 in 4 anni) che si danno il cambio sull’isola e ai ragazzi del liceo che, a turno, tengono le porte aperte favorendo la condivisione di libri e riflessioni. Un traguardo si può dire raggiunto felicemente: le tessere hanno contato il numero 735, complice anche il progetto Adotta un scrittore. Lo scorso maggio è arrivato Fabio Stassi che, con la storia narrata in La lettrice scomparsa, per Sellerio, si era addentrato proprio in quell’universo misterioso racchiuso tra le pagine di un romanzo e nei prodigi sprigionati dalla lettura stessa. Al campo parteciperanno anche i ragazzi del centro di accoglienza «I Girasoli» di Mazzarino che tornano a Lampedusa dopo aver intrapreso un loro percorso d’integrazione.

Se fra gli ospiti in carne e ossa si registrano Elena Baboni (Fatatrac), Mauro Bellei (illustratore e autore), Amico Dolci, figlio del celebre pedagogista Danilo a cui la biblioteca sarà intitolata, Alberto Emiletti (Festival di Internazionale), l’Associazione Terra!, con il suo progetto sulle erbe selvatiche dell’isola e Amnesty International, che presenterà le sue pubblicazioni sui diritti dei minori, ce ne sarà uno tutto virtuale, che apparirà in video per i lettori più piccoli. È l’americano Mo Willems, il creatore di Reginald e Tina (in Italia edito da Il Castoro): saluterà i suoi fan in un video messaggio che verrà proiettato il 14, alle 16, nella sala allestita da Rai Cinema, proprio sul corso di Lampedusa.