La parola «sfigato» marchia a fuoco. Soprattutto se ancora sei a scuola, al liceo, e hai molti occhi addosso, oltretutto non così sfigati come te. Ma lo sguardo più terrificante che ti si appiccica alla pelle è quello di lei, Zago, la tosta, tostissima bulla che vampirizza le vite di chi non è all’altezza della sua prepotenza.

La nuova graphic novel edita da Sinnos Adesso Scappa di Patrizia Rinaldi (illustrazioni di Marta Baroni, pp.64, euro 10) verrà presentata alla fiera dell’editoria Più libri più liberi il prossimo 4 dicembre (ore 10, con l’attrice Lucia Mascino). L’albo affronta un tema spinoso nell’adolescenza: il coraggio. Coraggio di uscire dalla morsa delle angherie, coraggio di sentirsi padroni del proprio destino, una convinzione che scricchiola spesso nella mente dei teenagers, scontrandosi con un senso di inadeguatezza infinito.
Ecco allora Maddalena che torna triste a casa, deve giustificarsi con i genitori – padre in cassaintegrazione, madre in esaurimento nervoso – perché non ha la sufficienza in latino (semplicemente lei non copia come gli altri), non sa bene cosa dire e la verità è che vorrebbe chiudersi nella stanza e non uscire più. Si sente circondata solo da «femmine portatrici insane di peste». Difficile fare gruppo, impossibile innamorarsi e immaginarsi ricambiata (a complicare le cose c’è anche l’apparecchio fisso).

Il racconto s’inoltra lungo le strade quotidiane dei più giovani, trasformandosi, pagina dopo pagina, in una specie di catalogo delle emozioni che tempestano quel periodo dell’esistenza irto di prove. Paura, rabbia, angoscia, malinconia e – perché no – l’allegria creativa vissuta soprattutto in sogno, quando la realtà evapora per lasciare il posto alla fiaba, retaggio di un’infanzia non così lontana come sembra.
Maddalena conosce un trucco per non sentirsi mai una disadattata. È una specie di magia che sa maneggiare benissimo: ha mantenuto intatta la sua capacità di osservazione. Registra i raggi del sole, i gatti a passeggio, i balconi della città, «il panorama delle facce, il solito fiore giallo che riesce a nascere nella solita crepa del muro».

Alla fine, il corso di recupero in latino si trasforma in una medicina miracolosa: intanto c’è Alessandro, il bel ragazzo proprietà della bulla Zago seduto accanto a lei, e poi le lezioni sono tenute da un prof super fascinoso. Non è tutto: al mitico Alessandro gli salta pure in mente di stampare un bacio sulle labbra di Maddalena. Evidentemente, la sfiga è emigrata altrove. Prima però bisogna evitare le botte promesse della terribile Zago e spiattellarle la verità in faccia. Dopo, si può tornare a vivere liberi. Anche con un dente rotto per un pugno ricevuto.