Status quo, poche novità, rafforzamento dell’esistente e – in tempi di Covid – navigare a vista. Le linee guida dei palinsesti Rai 2020-2021 presentati in un inusuale conferenza stampa in più luoghi e in streaming, mirano a conservare gli show di successo con minime variazioni. «Tutti gli investimenti per il 2020 su fiction, intrattenimento, informazione sono confermati – ha spiegato l’ad Rai, Fabrizio Salini, anzi abbiamo arricchito la proposta editoriale». Chiaro che il 2021 si presenta tutt’altro che roseo e a viale Mazzini si procede con cautela… «Stiamo valutando quelli che possono essere gli impatti nel medio e nel lungo periodo». Anche perché si ipotizza che il bilancio – appesantito dalla cancellazione di Europei e Olimpiadi slittati di dodici mesi – possa presentare un rosso di 65 milioni: «I primi segnali su giugno ci confortano, certo che aver dovuto fare a meno di eventi sportivi di questa portata ci ha penalizzato».

QUINDI LE TRASMISSIONI di punta sono confermatissime. Come Domenica in saldamente nelle mani di zia Mara (Venier) – in onda sempre e comunque anche a dispetto di infortuni domestici, a cui è stato richiesto di inserire uno spazio a un tema di approfondimento. Tale quale show ancora guidato da Carlo Conti mentre Milly Carlucci per Ballando sotto le stelle che torna a settembre ha pronto un «piano b» (balli «distanziati») in caso di recrudescenza della pandemia: «Confidiamo di tornare alla normalità, ma valuteremo nel dettaglio il 20 agosto – spiega il direttore di Rai1 Stefano Coletta – quando tutto il cast andrà a regime».
Il capitolo Amadeus coinvolge ovviamente Sanremo dove – come è era ampiamente nelle previsioni – è stato confermato conduttore e direttore artistico, sempre al fianco di Fiorello. Slitta di un mese la messa in onda – dal 2 al 6 marzo – proprio per consentire di «realizzarlo nella formula tradizionale». La vera novità, è la serata – fortemente voluta da Coletta – su Rai1 il 25 novembre contro la violenza sulle donne, condotta da un trio formato da Maria De Filippi – che ha ottenuto la liberatoria da Mediaset, Sabrina Ferilli, Fiorella Mannoia.

NELLA SEZIONE grandi ritorni, Coletta mantiene la parola data proprio al festival della canzone e riporta sulle rete ammiraglia Antonella Clerici (a spingere fortemente Rai pubblicità) a cui vengono addirittura affidati due programmi: prima di pranzo nella sua collocazione classica È sempre mezzogiorno, e dal 13 novembre con un talent di prima serata – The Voice senior – dedicato agli over 60, ovvero i fan principali della conduttrice romana. Colella «blinda» il resto di Rai uno; il daytime di Unomattina con Monica Giandotti e Marco Frittella al posto di Valentina Bisti e Roberto Poletti, l’Eredità con Flavio Insinna mentre Alberto Angela fa gli straordinari: Passaggio a Nord Ovest il sabato e Ulisse, quattro prime serate al mercoledì. Il lockdown ha separato nonni e nipoti? Rai 2 li fa «riavvicinare» affidando a Paola Perego una novità prevista nel palinsesto di sabato – Ascoltami – dedicata al rapporto che lega nipoti a nonni. In un curioso gioco di ruolo, Fabio Fazio ritorna alla casella di partenza, Rai3 dove si posiziona quest’anno Che tempo che fa. Sempre per i talk show, lunedì Presadiretta, il martedì Report e mercoledì ancora Cartabianca con Bianca Berlinguer.

LA FICTION occupa buona parte della presentazione, un’offerta fatta di 29 titoli tra sequel e novità che saranno programmate fra Rai1, Rai2, Rai3 ma anche Raiplay che ha beneficiato del restyling dello scorso novembre, come conferma la responsabile di rete Elena Capparelli: «Abbiamo tremila titoli sulla piattaforma, 15 milioni di utenti dove il 42% è formato da un pubblico che va dai 15 ai 44 anni». Si punta molto sulle biopic, Elena Sofia Ricci – che non molla il ruolo di «suora detective» nella sesta stagione di Che dio ci aiuti, si cala anche nei panni di Rita Levi Montalcini. Nella fiction fa il suo esordio Marco Bellocchio che in Esterno notte torna a confrontarsi con il delitto Moro. Ogni puntata un punto di vista diverso: la moglie Eleonora, Cossiga, Paolo VI e la brigatista Adriana Faranda. E ancora Mare fuori, protagonisti un gruppo di detenuti in un istituto mio penale minorile.

DOPO I Medici un altro blockbuster storico – coproduzione con France Televisions e Zdf – dedicato a Leonardo Da Vinci interpretato da Aidan Turner. Montalbano ha pronto un episodio inedito – ma la produzione futura è in forse – I bastardi di Pizzofalcone giunge al terzo ciclo, mentre Marco Giallini è per la quarta volta Rocco Schiavone. Ma sulla futura Raifiction incombe l’incognita del post Eleonora Andreatta che per dieci anni ha tenuto le redini – e fatto crescere il settore Rai – passata alla concorrenza di Netflix. Salutata da Salini con un diplomatico e nebuloso: «Ringraziamento per quanto fatto, che ci spinge a fare ancora meglio in futuro». Vedremo.