Dieci giorni dal 7 al 16 luglio per il nuovo appuntamento con Umbria Jazz, che si muove dalle strade del centro storico di Perugia per poi spostarsi negli spazi ampi dell’Arena di Santa Giuliana in occasione degli «eventi» e quelli più intimi (ma altrettanto importanti)i del teatro Morlacchi e del Teatro Pavone che ospitano le star in quei giorni di luglio. Un cartellone sempre fitto di ospiti che al solito pesca a piene mani non solo nel jazz, ma si espande ad altre categorie. Quest’anno tocca addirittura ai Kraftwerk – ovvero la storia con la S maiuscola della musica elettronica – attesi proprio nella giornata inaugurale. E poi, qui siamo in territori decisamente più in linea allo spirito del festival – come Enrico Rava, Fabrizio Bosso, Stefano Bollani, Dee Dee Bridgewater, Wayne Shorter, Paolo Fresu, Gino Paoli, Danilo Rea e tanti altri musicisti jazz e blues.

Tra gli appuntamenti  più attesi della kermesse umbra è quello del 15 luglio con Brian Wilson in un evento che riproporrà a 50 anni dalla sua pubblicazione Pet Sounds, ovvero l’album che all’unanimità di critica e pubblico, insieme a Sgt. Pepper’s dei Beatles, ha cambiato il corso della storia della musica rock.

Wilson  non sarà ovviamente solo, con lui sul palco una band di 11 musicisti tra cui Al Jardine e Blondie Chaplin che hanno fatto parte, in tempi diversi, di formazioni dei Beach Boys: Jardine era membro fondatore del gruppo nei primi anni 60, e Chaplin vi ha militato nei primi 70. Al concerto si affianca anche la pubblicazione di un’antologia Playback, il titolo del disco, copre 30 anni di lavoro e comprende 18 brani, sia in studio che live, a partire dal 1988. Due sono gli inediti: Run James run, una canzone scritta apposta per l’occasione, e Some sweet day, composta da Wilson nei primi anni 90 per un progetto non andato in porto.

Umbria jazz vive anche una sorta di prologo a partire dal 30 giugno quando alle 18 verrà inaugurata, presso il museo civico di palazzo della Penna, la mostra L’immagine del suono. #jazzaperugia, organizzata dal Comune di Perugia con la collaborazione della fondazione Umbria jazz e curata da Angela Madesani. Un allestimento di oltre quattrocento immagini dove viene raccontata la lunga storia che lega Perugia al jazz. Visitabile fino al 10 settembre, la mostra è un vero e proprio viaggio nella storia del festival visto dal’obiettivo dei fotografi che hanno catturato con i loro scatti le immagini più emozionanti della storica