Rita Bernardini si autodenuncia per la coltivazione domestica di cannabis

Cannabis «disonorevole»: Rita Bernardini alla porta

Rotta l’alleanza, Calenda attacca Letta: ho cinquanta messaggi che provano che lo avevo avvertito, sapeva che me ne sarei andato se firmava anche con i Rossoverdi. Ora pensa al terzo polo, ma tiene sulla corda Renzi: ho fatto le verifiche, non mi servono le firme

Gli sfascisti

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Matteo Orfini: «Calenda era nel posto sbagliato, con i 5 stelle la vicenda è chiusa»

I rosso-verdi firmano l’accordo con il Pd. Ma non è un patto di governo: il programma è quello che Letta ha firmato con Calenda. L’accordo «serve a difendere la Costituzione dalle destre», però esclude i 5 Stelle. Entra pure, da solo, Di Maio. In Sinistra italiana aumentano i dissensi

Campo minato

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I rosso-verdi firmano l’accordo con il Pd. Ma non è un patto di governo: il programma è quello che Letta ha firmato con Calenda. L’accordo «serve a difendere la Costituzione dalle destre», però esclude i 5 Stelle. Entra pure, da solo, Di Maio. In Sinistra italiana aumentano i dissensi

Letta a quattro piazze Di governo con Azione Frontista con Si e verdi

Il movimento globale per la giustizia climatica e ambientale Fridays For Future si ritroverà per cinque giorni a Torino, dal 25 al 29 luglio. Con due eventi: il Meeting europeo con tavoli di discussione e conferenze al Campus Einaudi dell’Università di Torino e il Climate Social Camp al Parco Colletta, un campeggio ricco di incontri ed eventi per «far diventare la lotta alla crisi climatica una priorità per tutta la cittadinanza».
Saranno presenti attivisti e attiviste da tutto il mondo, compresa Greta Thunberg dal cui esempio, con i primi scioperi per il clima del venerdì, iniziati nel 2018, è partita una mobilitazione internazionale che ha cambiato la consapevolezza del problema, facendo capire come la crisi climatica non sia una questione che riguardi il futuro «ma sia già qui».
Saranno «cinque giorni di confronto e discussione sul futuro della lotta climatica, di socialità e protesta, in un momento storico in cui le temperature altissime sono chiaro indicatore del fatto che la crisi climatica è già presente e che ci riguarda tutti». A Torino, come nelle altre città del Centro-Nord, le temperature sono roventi e i livelli d’ozono, in questi giorni, oltre la norma. L’inquinamento atmosferico, soprattutto nella stagione invernale, è una piaga.
L’impegno anche su questo tema del gruppo locale dei Fridays è stato fondamentale per portare il raduno internazionale sotto la Mole, l’ultimo era stato a Losanna: «Nella nostra città non sono state ancora intraprese azioni necessarie e sufficienti per mitigare e adattarsi alla crisi climatica in atto, ed è importante che ci sia un’accelerazione in tal senso». Martedì, 26 luglio, al Campus Einaudi ci sarà una grande discussione che coinvolgerà scienza e associazionismo. Interverranno, tra gli altri, Luciana Castellina, Carlo Petrini e Michele De Palma.

A Torino il Climate Social Camp dal 25 al 29 luglio