No, non usa giri di parole Roy Paci, uno dei tre direttori artistici insieme a Diodato e Michele Riondino degli eventi legati al primo maggio tarantino organizzati insieme al comitato Cittadini e Lavoratori Liberi e Pensanti . «Quello che è accaduto a Taranto è il paradigma assoluto di ciò che sta accadendo nel mondo. Il Covid è l’Ilva e chi gestisce il virus, Mittal, è spietato anche nei confronti dei lavoratori». Non ci sarà ovviamente gente in piazza a festeggiare la festa del lavoro, il concerto è stato annullato ma la presenza verrà mantenuta attraverso iniziative, interventi di associazioni e movimenti sui canali social e un docu-film.

NEL COLLEGAMENTO in streaming per presentare l’evento è coinvolto anche Diodato, le sue prime parole dopo la vittoria a Sanremo con il brano Fa rumore sono andate proprio alla sua città: «Un premio che ho voluto dedicare a Taranto perché è una città dove bisogna fare molto rumore. Anche quest’anno era importantissimo non rimanere in silenzio, la condizione tarantina è comprensibile a tutti noi che stiamo vivendo il dramma che ci costringe a dover scegliere tra salute e lavoro».
Al docu-film Liberi e pensanti – Uno maggio Taranto co-diretto da Giorgio Testi, Francesco Zippel e Fabrizio Fichera che andrà in onda su La7, come virtuale spin-off di Propaganda live, gli organizzatori tengono molto. Un racconto che si dipana in una serie di incontri e contributi di artisti e testimonianze intorno alla storia di Taranto e le sue battaglie per fronteggiare l’emergenza sanitaria e ambientale e «per dire no al baratto tra salute e lavoro».

L’APPUNTAMENTO LIVE sarebbe stato il settimo di una serie inaugurata nel 2014 nel Parco Archeologico delle Mura Greche. «Annullato il concerto ma non l’evento, proprio perché – hanno sottolineato Simona Fersini, Raffaele Cataldi e Virginia Rondinelli, tra i portavoce del Comitato Liberi e Pensanti – la contrapposizione che il mondo sta vivendo tra salute e produzione/lavoro è una piaga che da decenni coinvolge e dilania il territorio tarantino, pur abbandonando la forma del concerto, si ritiene importante, in questo momento più che mai, non restare in silenzio e portare la testimonianza di lotta e le riflessioni raccolte in questi anni a un pubblico ancora più ampio». La pagina facebook (FB @liberiepensanti) e tutti i profili social del comitato (FB e IG @unomaggiotaranto TW @liberiepensanti) diventeranno quindi una piazza virtuale nella quale si alterneranno interventi e proposte concrete di cambiamento: «Da parte di persone, attivisti e associazioni che condividono un sentimento forte di ribellione ad un modello di sviluppo fondato sul ciclo estrazione, produzione, consumo, sulla concentrazione di immensi profitti e la socializzazione dei costi ambientali e sociali».
Tutti i contributi di questa edizione saranno riuniti nella rubrica «Voci dei Territori» su www.liberiepensanti.it, contribuendo al dibattito dell’#unomaggioliberoepensante.