Domani e sabato alla Casa internaziona delle Donne di Roma, due serate dedicate alla figura di Caryl Churchill, a cura dell’Angelo Mai. «Non normale, non rassicurante» è il nome del progetto che da qualche anno vede protagonista il lavoro di questa drammaturga generosa, osservatrice tagliente della realtà con la stoffa di una pensatrice a tutto tondo. Di Churchill sono stati tradotti numerosi testi teatrali nei 4 volumi fino a ora pubblicati da Editoria e Spettacolo per le cure di Paola Bono che (insieme all’Angelo Mai con il coordinamento di Giorgina Pi/Bluemotion) guiderà il percorso della prima serata di domani.

«Le donne di Caryl Churchill» è una tessitura di caratteri letti attraverso le parole della scrittrice britannica che descrive personagge di una straordinaria forza, ambivalenti, contraddittorie ma anche fragili e tormentate signore e ragazze del secolo scorso; con la presenza di Sylvia De Fanti, Tania Garribba, Aglaia Mora, Aurora Peres, Federica Santoro, Simona Senzacqua. Sabato 16 sarà la volta della messa in scena di «Sette bambine ebree. Un dramma per Gaza», nato all’inizio del 2009 (nei giorni feroci della cosiddetta Operazione Piombo a Gaza) ora imperdibile rappresentazione con la regia di Marta Gilmore/Isola Teatro, e con Tony Allotta, Francesca Romana Di Santo, Armando Iovino, Vincenzo Nappi, Fiammetta Olivieri, Pamela Sabatini, Simona Senzacqua. Non solo una buona occasione per ascoltare e vedere l’intelligenza dei saperi critici al lavoro ma anche la possibilità di sostenere due tra le più importanti esperienze politiche e culturali di Roma che, con il pericolo di essere spianate dalla miopia istituzionale, hanno deciso di unire le proprie energie. Dando il segno di una relazione politica, un’alleanza.

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