Per simpatia nei confronti del lettore tralascerò l’ennesima esposizione della crisi della critica, delle sue ragioni estrinseche (la trasformazione della società: ognuno scelga qui la sua prediletta tra le Grandi Descrizioni correnti) e delle sue motivazioni intrinseche (ovvero lo sciogliersi del nesso contingente che verso la fine del Settecento si è creato tra un dato radicalmente antropologico, il fatto cioè che la specie umana ha tra le sue doti adattive la facoltà di giudizio, e una pratica storico-sociale investita di un valore politico e istituzionale: dalle Accademie alle Università, con tanto di sigillo statale). Di queste esposizioni se ne contano...
Alias Domenica
A rischio è l’allegria del disaccordo su un testo letterario
Critica dove sei. Disamina sentimentale di una crisi dell'interpretazione: terza puntata di un dibattito