«Sono sempre stata di sinistra, mai militato in un partito, quando ho visto la piazza di Bologna piena di sardine ho pensato che dovevamo fare tutti qualcosa contro Matteo Salvini e la sua pericolosa abilità di comunicare in modo subdolo la propaganda leghista». Antonella Cerciello è un’insegnante di educazione fisica di una scuola secondaria di Napoli: 25 anni di professione, i primi quattro a Parma ed è per questo che le mobilitazioni in Emilia-Romagna l’hanno particolarmente colpita. «Prima ho pensato di raggiungere le sardine a Parma poi una mia amica mi ha detto “mobilitiamoci a Napoli”. Abbiamo controllato gli appuntamenti di Salvini, il 30 novembre era a Firenze e allora ho creato la pagina facebook NapoliNonSiLega con il flash mob per lo stesso giorno. Domani saranno 12 le città che scenderanno in piazza in contemporanea». Il gruppo, a ieri pomeriggio, contava 9.060 membri, l’evento social ha avuto l’adesione di circa 16mila persone. L’appuntamento è alle 19 a piazza Dante: in origine era stata scelta piazza del Gesù Nuovo ma, vista l’affluenza prevista, questura e comune hanno chiesto di traslocare in uno spazio più grande. «Il movimento dei balconi con le lenzuola anti Salvini aveva già mostrato una reazione, a Napoli il fratello di Pino Daniele espose la scritta «questa Lega è una vergogna», ma erano iniziative di singoli – spiega Cerciello -. L’intuizione dei bolognesi è stata quella di contarsi e ogni volta sono di più quelli che dicono “Salvini non ci rappresenta”».

Stanno lavorando all’appuntamento anche altre realtà partenopee. Il secondo gruppo social a navigare nel mare della rete è stato Sardine napoletane – Napoli non si lega, ieri pomeriggio erano a 5.463 membri con un’adesione all’evento di circa 22mila persone. L’amministratore della pagina è Bruno Martirani: attivisti del laboratorio Zero81, si occupa della comunicazione di una casa editrice cittadina oltre a ricoprire il ruolo di ispettore di produzione e location manager per la casa di produzione Ciaopeople. «Le sardine sono un fenomeno talmente di massa e partecipato che era inevitabile che si muovessero più realtà nella terza città d’Italia – spiega -. Sono contento che ci siano pagine e gruppi che testimoniano l’attivazione della società. Napoli si è mobilitata anche l’anno scorso per le passerelle di Salvini quando veniva da ministro. Rispetto alle manifestazioni di allora c’è un nuovo elemento: anni di comunicazione salviniana a tappeto sui social, aggressiva, hanno stancato tante persone che non hanno riferimenti parlamentari o extra parlamentari. Il flash mob è una valvola di sfogo. Non è merito di chi ha convocato l’evento, i veri protagonisti sono quelli che domani sceglieranno di partecipare».

Terzo gruppo social a portare acqua alla manifestazione è Sardine – Napoli non si lega con 3.334 membri. Amministratore della pagina fb è Luca Delgado, insegnante di inglese in un liceo scientifico di Sant’Antimo, scrittore e regista teatrale: «La logica della polarizzazione ha prodotto persone che non starebbero mai insieme sui social, dove di solito si gioca al gioco degli acquari separati. Le sardine hanno rotto l’acquario per mettersi insieme nelle piazze. La chiave vincente è riunire chi è diviso per battagliare insieme contro un pericolo più grande: il sovranismo, la politica dell’odio». Per concludere: «Stiamo trovando un punto comune per dire basta a questa fascinazione di destra che è penetrata nelle masse, considerate come elettori che si esprimono con i like e non come cittadini portatori di diritti. La destra dice tre cose facili, adatte alla semplificazione social. La sinistra invece deve imparare a ricalibrare il suo linguaggio». Sulla pagina sono confluiti, tra gli altri, i militanti del laboratorio Insurgencia, Stop biocidio e Terroni Uniti.

Ieri sera gli organizzatori si sono riuniti per decidere i dettagli del flash mob. Punto fermo intonare Bella ciao ma ci potrebbero essere anche brani del canzoniere partenopeo come Napul è di Pino Daniele o Brigante se more dei Musicanova. Ognuno avrà la sua interpretazione grafica del tema sardine ma ci si potrebbe spingere fino ad avere in piazza sagome in bianco da colorare seguendo l’estro del momento.