Inizia oggi a mezzogiorno la seconda assemblea nazionale dei Fridays For Future (Fff), il movimento ecologista nato dallo sciopero per il clima che l’attivista Greta Thunberg ha intrapreso nell’agosto 2018 in Svezia. Dopo le tre mobilitazioni globali di quest’anno (15 marzo, 24 maggio e 27 settembre) Fff Italia si incontra per discutere le prossime mosse.

L’APPUNTAMENTO si svolge a Napoli, negli spazi di Castel dell’Ovo. Dalle 12 alle 18 gli attivisti si divideranno in tre gruppi di discussione: giustizia climatica; coordinamento, referenti e metodo di lavoro; comunicazione e pratiche. Per domani, invece, è prevista un’assemblea plenaria dei gruppi locali nati da Sud a Nord. Avrà luogo tra le 9 e le 19.

«L’ASSEMBLEA NAZIONALE del 5 e 6 ottobre è l’occasione per creare dialogo e fare sintesi tra le assemblee cittadine di #FridaysForFuture che il 27 settembre, in Italia, sono riuscite a portare in piazza più di un milione di persone rendendo il nostro Paese, con la Germania, quello che ha dato il maggior apporto numerico al movimento globale», scrive Fff Italia nel comunicato di lancio dell’iniziativa.

TRA GLI OBIETTIVI più importanti c’è la definizione «in modo condiviso» delle prossime tappe di mobilitazione. L’attenzione è già rivolta alla nuova data globale di protesta, il prossimo 29 novembre. Una scelta non casuale, a pochi giorni dall’inizio della Cop25, la Conferenza mondiale sul clima delle Nazioni unite giunta alla sua venticinquesima edizione. Si terrà a Santiago del Cile dal 2 al 13 dicembre.

LA CONFERENZA delle parti (Cop) è l’organo della Convenzione quadro delle Nazioni unite sui cambiamenti climatici (Unfccc), trattato ambientale internazionale sottoscritto da 188 paesi (cui si aggiungono cinque osservatori). Dalla sua entrata in vigore, il 21 marzo 1994, i rappresentanti degli Stati aderenti si incontrano ogni anno. La prima volta fu a Berlino, nel 1995.

GLI OBIETTIVI di ridurre le emissioni di Co2 e contrastare il riscaldamento globale e i cambiamenti climatici sono finora naufragati per la reticenza dei governi. Da quest’anno, però, sulla scena politica globale è comparso un nuovo attore: l’enorme movimento ecologista composto da milioni di giovanissimi che ai quattro angoli del pianeta chiedono di agire subito per invertire la rotta. Saranno ascoltati?