Roma e Milano soffocano. Le centraline di rilevamento degli inquinanti atmosferici registrano picchi ben oltre i limiti di legge. Preoccupa soprattutto la concentrazione del Pm10 che si è attestata nel capoluogo lombardo da ben 31 giorni consecutivi a quote comprese fra 57 e 67 microgrammi per metro cubo, contro la soglia massima prevista, su disposizioni dell’Organizzazione mondiale della sanità, di 50 µg/m3. E Roma non sta meglio: le polveri sottili vanno dai 49 µg/m3 della Garbatella ai 78µg/m3 di Largo Preneste.

Eppure se a Milano il sindaco Pisapia corre ai ripari con il blocco totale del traffico (auto e moto) per tre giorni, da domani a mercoledì 30 dicembre, nella Capitale invece a dettare legge sono solo i desiderata delle categorie commerciali – in difficoltà per il flop del Giubileo – e i bisogni degli 11.900 dipendenti dell’Atac (l’azienda municipalizzata che incassa solo il 38% degli introiti contabilizzati a Milano dall’Atm).

E il commissario straordinario Tronca si adegua: Natale senza metropolitane, niente blocco del traffico nei giorni di fine anno ma solo targhe alterne per domani e dopodomani, e per il resto si vedrà. Il Campidoglio precisa infatti che sono «ancora in corso le valutazioni sui provvedimenti di limitazione del traffico per tutte le giornate post-natalizie, sulla base dei dati scientifici e delle rilevazioni tecniche tuttora in atto».

Complice il persistere dell’alta pressione, l’inquinamento ha raggiunto livelli oltre il consentito anche in altre città, da Torino a Frosinone, da Bergamo a Cassino, da Como a Mantova, da Lodi a Pavia. Ma per il segretario della Lega nord, Matteo Salvini, il blocco totale voluto da Pisapia «è una cazzata che non risolve i problemi dell’aria (che fa schifo) ma disturba solamente chi vorrebbe lavorare». E stavolta a dargli ragione è perfino il vicecapogruppo consiliare del Pd di Torino (dove è in vigore da ieri e fino al 29 dicembre il «biglietto antismog» che abbatte i costi dei mezzi pubblici): «Il problema dello smog si combatte strutturalmente nel tempo e non illudendo con provvedimenti spot inefficaci», dice Silvio Viale.

Verissimo, ma una cosa non esclude l’altra. In ogni caso, anche a Roma il commissario Tronca ha deciso di dare un piccolo segnale di incoraggiamento all’uso dei mezzi pubblici. Un atto dovuto, dopo il caos generato nel giorno di Natale dal suo via libera alla chiusura anticipata alle 13 delle tre linee di metropolitana. E così, nella due giorni a targhe alterne il biglietto singolo Atac da 1,50 euro avrò validità per l’intera giornata.

Nessun blocco totale, però, come previsto in un primo momento. E soprattutto come previsto prima dell’incontro tra il prefetto (voluto da Renzi al posto del sindaco) e il presidente di Confcommercio Roma, Rosario Cerra. Incontro durante il quale – spiega una nota ufficiale capitolina – «si è discusso, tra le altre cose, dell’eccezionale momento di persistente inquinamento nell’aria» e «si è convenuto che, qualora si configurasse la necessità di adottare ulteriori provvedimenti emergenziali, la linea delle misure da attuare venga discussa e condivisa con le categorie interessate». In particolare, continua il Campidoglio, «una specifica attenzione sarà posta al primo week end del nuovo anno, che coincide con l’inaugurazione dei saldi per gli acquisti».

Ma se nel giorno di Natale le centraline a Milano hanno registrato un sensibile, anche se non sufficiente, calo delle polveri sottili, a Roma i picchi di Pm10 sono rimasti praticamente invariati. «È un chiaro segno che non si fa abbastanza per tutelare la salute di noi cittadini, impegno che deve venire prima della salvaguardia della libertà di circolazione – dichiara il portavoce dei Verdi di Roma Gianfranco Mascia – Non capiamo il ritorno alle targhe alterne che, alla luce del parco auto circolante nella capitale, consente comunque a 1,3 milioni di macchine di scorrazzare e di emettere quasi il 50% dei Pm10 presenti nell’aria». I Verdi chiedono al commissario Tronca «di riproporre la chiusura totale del traffico, magari unendo al biglietto unico anche un autobus navetta che percorra il Lungotevere nei due sensi di marcia per salvaguardare la vita sociale e commerciale del centro storico».