In chiusura di sipario, sul calabro palcoscenico della politica riappare furtivo il fantasma dell’ex governatore, Giuseppe Scopelliti. A margine di un comizio nel Catanzarese, ha fatto in tempo a lanciare strali contro i suoi ex amici Ncd che lo hanno scaricato senza pietà, dopo la condanna per il «caso Fallara». E si è lasciato andare a una gaffe pubblica profetizzando l’imminente vittoria del candidato Pd, Oliverio.

Intanto Matteo Renzi e Angelino Alfano fanno sapere che scenderanno a Cosenza domani per chiudere la campagna elettorale delle regionali. I leader Pd e Ncd saranno nel capoluogo bruzio in due comizi che si terranno quasi in contemporanea. Ma i movimenti antagonisti dell’area urbana e del resto della regione si preparano a contestare il premier in piazza, sulla scia di quanto già avvenuto di recente in diverse località italiane. Il presidente del consiglio verrà a professare il suo sostegno al candidato Pd, Mario «Palla Palla» Oliverio, nonostante l’enorme distanza politica che li separava nella fase propedeutica alla campagna elettorale. A guastare la festa renziana, allestita anche per sanare l’immagine di un Pd spaccatissimo alla vigilia di queste elezioni, penserà una rete spontanea di comitati di lotta per la casa e la difesa dell’ambiente, collettivi studenteschi, associazioni che si battono per la dignità dei migranti, insieme ai centri sociali presenti sul territorio.

Dalla scorsa estate, in diverse circostanze si sono registrati episodi di tensione in occasione della calata in città dei leader politici. L’ultimo in ordine di tempo, a essere accolto da un robusto lancio d’uova, è stato poche settimane fa il ministro delle Infrastrutture Maurizio Lupi, responsabile delle politiche ultrarepressive nei confronti delle occupazioni di case. Tra le realtà sociali più significative nel convocare il presidio antiRenzi, c’è il comitato Prendocasa di Cosenza, che in un documento rilancia la necessità di collegare tutte le componenti sociali in lotta contro il Jobs Act e le politiche neoliberiste di questo governo. Molto agguerrito anche il Comitato Ambientale Presilano che si batte per la chiusura della discarica di Celico, nei pressi di Cosenza. Per le prossime ore il comitato ha annunciato una clamorosa iniziativa: davanti al presidio permanente che ogni giorno blocca i camion carichi di rifiuti indifferenziati, si terrà il «comizio dell’onorevole Tal Quale». Numerosi cittadini stracceranno i certificati elettorali in segno di protesta contro la classe politica locale, responsabile di aver alimentato un’emergenza rifiuti utile solo alla ‘ndrangheta, ai suoi alleati interni alle istituzioni e alle imprese che si occupano di smaltimento.