È un vero e proprio terremoto politico quello che si è abbattuto sull’oramai ex sindaco di Bruxelles, il socialista Yvan Mayeur, spinto alle dimissioni (dal suo stesso partito) con l’accusa di gestione opaca di una società para-comunale e di appropriazione indebita (a seguito di un’inchiesta dell’emittente francofona Rtbf).

L’ex sindaco avrebbe incassato una serie di gettoni di presenza per una serie di riunioni (presumibilmente) fittizie di un ente para-comunale, il Samusocial, attivo nell’assistenza socio-sanitaria ai senza tetto. Mayeur sarebbe responsabile di aver favorito una gestione opaca dell’ente e di aver impedito una gestione trasparente dei conti. La magistratura belga non ha ancora ufficialmente aperto un’inchiesta.

A succedergli è Philippe Close, anch’egli socialista, designato dopo lunghe riunioni nella giornata di ieri. Più volte consigliere comunale e capo di gabinetto nella precedente legislatura comunale, Close dovrebbe contare sulla stessa maggioranza che ha sostenuto Mayeur, ad eccezione dei socialisti fiamminghi che hanno abbandonato la maggioranza in polemica con i cugini francofoni.
La polemica resta accesa, soprattutto dentro il partito socialista, in piena crisi di consensi.

Lo scandalo del Samusocial arriva dopo un altro scandalo politico, noto come Publifin, che ha coinvolto trasversalmente numerosi partiti politici e che sta gettando discredito sulla classe dirigente belga.