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60 scrittori in cella

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Carcere La letteratura come trattamento per detenuti

Pubblicato più di 10 anni fa

«Dal 12 al 17 maggio 2014, sessanta scrittori famosi entreranno negli istituti penitenziari italiani per dialogare con i detenuti». È la «Settimana Nazionale della Letteratura in Carcere», una importante iniziativa promossa dal ministro della Giustizia Andrea Orlando «per dare visibilità e concretezza al rapporto tra carcere e cultura e alle tante esperienze che, in tempi e modi diversi, si svolgono negli istituti italiani». Nel frattempo il Guardasigilli si prepara a tornare di nuovo a Strasburgo, il 22 maggio, a una settimana dalla scadenza imposta dalla Corte europea dei diritti umani, «per fare il punto della situazione» sull’emergenza del sovraffollamento carcerario che è costato all’Italia la condanna dell’Europa. «Parleremo di cosa è stato fatto, di cosa si sta facendo e di cosa resta da fare – ha detto Orlando – Non azzardo previsioni, ma stiamo stringendo su una serie di fronti». Tra questi, ha ricordato, «un ulteriore passaggio a livello normativo ci sarà con l’approvazione del decreto sugli stupefacenti e della riforma della custodia cautelare, che ho chiesto avvenga prima di quella data».

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