Un’operazione di polizia che ha portato all’arresto di 52 persone per corruzione. Tra gli arrestati i figli di tre ministri, alti funzionari e cinque dirigenti della polizia turca. Secondo il governo di Erdogan si tratta di una «operazione pianificata per indebolire l’esecutivo», mentre per l’opposizione il blitz avrebbe svelato solo «la punta dell’iceberg» e si tratterebbe «del più grande scandalo nella storia della repubblica». L’inchiesta condotta dalla polizia finanziaria ha portato all’arresto dei figli dei ministri degli interni, dell’Economia, dell’Ambiente e della Pianificazione Urbana. Con loro sono stati fermati il sindaco di Fatih, nel cuore di Istanbul, Mustafa Demir, due imprenditori edilizi e il direttore generale della banca pubblica Halkbank Suleyman Aslan. L’operazione ha portato anche al fermo di quattro collaboratori dei ministri Bayraktar e Caglayan. Il principale partito di opposizione, il Chp, ha chiesto le dimissioni di Erdogan e ha accusato il governo di aver licenziato i dirigenti di polizia titolari dell’indagine.