Se la notizia dovesse essere confermata sarebbe uno dei più gravi naufragi mai avvenuti nel Mediterraneo. 400 migranti, tra i quali moltissimi giovani, sarebbero morti 24 ore dopo essere partiti dalla Libia e dopo che uno dei due gommone sui quali si trovavano è affondato. A raccontarlo ai volontari di Save the Children sono stati ieri compagni di viaggio sopravvissuti alla tragedia, 150 migranti sbarcati a Reggio Calabria dalla nave Orione insieme ad altre centinaia di profughi. Il racconto, sul quale si stanno cercando ulteriori conferme, testimonia ancora una volta le drammatiche condizioni di viaggio in cui migliaia di uomini, donne e bambini sono costrette ogni giorno ad attraversare il canale di Sicilia.
Sì perché comunque non saranno purtroppo la tragedie come quella di ieri a fermarli, spinti come sono dalla necessità di fuggire dalla guerra cercando salvezza in Europa. I dati forniti dalla Guardia costiera parlano di 8.480 migranti tratti in salvo negli ultimi quattro giorni, 2.851 solo lunedì. E accanto ai numeri non mancano purtroppo neanche testimonianze terribili su quanto accade durante le traversate. Come quelle fatto da altri migranti, sbarcati nei giorni scorsi a Pozzallo, che hanno raccontato di una ro compagno di viaggio morto il cui corpo, gettato in mare, sarebbe stato mangiato da un branco di squali che seguiva la loro imbarcazione.

Intanto sull’isola di Lampedusa è di nuovo emergenza. Delle migliaia di migranti arrivati in questi giorni, molti sono infatti finiti sull’isola siciliana, mandando in tilt il centro d’accoglienza pieno fino all’inverosimile: 1400 migranti – tra i quali figurerebbero almeno 4 donne incinta e una quarantina di bambini, su una disponibilità di appena 250 posti. Nel tentativo di alleggerire la pressione, ieri 300 tra uomini, donne e bambini sono stati trasferiti a Porto Empedocle con un’imbarcazione della Guardia di finanza, ma la situazione sull’isola resta difficile.

Di fronte a questo susseguirsi di tragedie ed emergenze, la Lega minaccia la rivolta contro il piano messo a punto dal Viminale per la distribuzione dei profughi tra le varie regioni, con Matteo Salini che è arrivato a minacciare l’occupazione di tutte le strutture che potrebbero ospitare i migranti. «Alfano e Renzi cercano altri 6.500 posti letto per gi immigrati», ha detto il leader del Carroccio. «Chiedo ai governatori, ai sindaci, agli assessori e ai consiglieri della Lega di dire no con ogni mezzo a ogni nuovo arrivo». La circolare firmata dal prefetto Mario Morcone, direttore del Dipartimento immigrazione, prevede 700 posti a testa per Lombardia, Piemonte, campania Veneto, Toscana ed Emilia, 250 per il Lazio e marche, 300 per la Puglia e 1500 per il resto d’Italia. «Più di un terzo degli oltre 80 mila migranti assistiti dal Viminale sono ospitai in due regioni, Sicilia e lazio rispettivamente con il 22% e il 12% del totale» ha fatto sapere ieri il Viminale in risposta alle proteste leghiste. Decisamente inferiori le percentuali delle regioni del nord: 9% del totale in Lombardia, addirittura il 4% in Veneto, contro l’8% della Puglia, il 7% di Calabria e Campania e il 6% dell’Emilia.
Ma non bastano certo i numeri per far ragionare i leghisti. «Ci opporremo con la forza all’arrivo di ogni singolo nuovo immigrato sul nostri territorio», ha promesso il deputato piemontese Stefano Allasia., mentre il governatore del Veneto Luca Zaia, in piebna campagna elettorale, parla di «un’operazione di sostanziale fiancheggiamento dei trafficanti di uomini» da parte del governo. A Salvini e ai leghisti ha risposto Laura Boldrini: «Trovo terrificante che ci sia chi specula sulle tragedie dell’immigrazione», ha detto la presidente della Camera, che ha anche definito «una richiesta assolutamente sensata» quella fatta alle Regioni di valutare la disponibilità di accoglienza.