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32enne muore scaraventato a terra dal tornio

32enne muore scaraventato a terra dal tornio

Strage sul lavoro Ad Arquata Scrivia, provincia di Alessandria, la vittima è Davide Scanio, dipendente della ditta Cavalleri

Pubblicato più di 2 anni faEdizione del 3 aprile 2022

Ennesimo morto sul lavoro. Questa volta ad Arquata Scrivia, provincia di Alessandria. Un uomo di 32 anni, Davide Scanio, residente a Novi Ligure, ma originario di Palermo e amante delle moto, è deceduto mentre lavorava nei pressi di un tornio alla ditta Cavalleri, di cui era dipendente.
È stato agganciato da un macchinario a rotazione vicino al quale stava lavorando e scaraventato a terra. Ha battuto violentemente la testa a terra ed è morto sul colpo.

L’incidente è avvenuto in una fabbrica di imballaggi, la Cavalleri Unipersonale. Cause ed esatta dinamica dell’incidente mortale sono al vaglio dei carabinieri militari e dello Spresal.
Da una prima ricostruzione sembra che il 32enne sia stato colpito mentre si stava avvicinando alla macchina per verificarne il corretto funzionamento. Ora bisognerà verificare se il tornio fosse stato impostato correttamente o no per effettuare quel particolare tipo di lavorazione. La bacchetta di ferro, infatti, stava girando a notevole velocità e un eventualmente malfunzionamento accertato del tornio avrebbe potuto far muovere in modo non corretto l’oggetto in lavorazione.

«Si tratta dell’ennesimo incidente in un paese come l’Italia, con già un altissimo livello di mortalità sul lavoro – commenta Marco Ciani, segretario generale Cisl Alessandria-Asti – . Da anni conduciamo una battaglia per la sicurezza. Servono più ispezioni, soprattutto preventive; formazione di qualità; in caso di irregolarità accertate dalla magistratura, sanzioni certe da applicare. La sicurezza resta sacra: si deve poter lavorare per vivere tornando ogni sera a casa e non morire per lavoro».

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