Dall’inizio del 2014 nel mondo almeno 4.077 persone hanno perso la vita mentre tentavano di migrare via terra e via mare, di cui fino a 3.072 nel Mediterraneo. Lo rivela lo studio «Fatal Journeys: Tracking Lives lost during Migration» reso noto ieri a Ginevra dall’ Organizzazione mondiale delle migrazioni (Oim). Sono invece sono almeno 40.000 le persone che dal 2.000 sono morte nel mondo mentre tentavano di migrare. Ma il vero bilancio è probabilmente più alto, poiché molti decessi si verificano in zone isolate e non registrati. Alcuni esperti – sottolinea l’Oim – suggeriscono che per ogni corpo di migrante scoperto ve ne sarebbero in media almeno due mai rinvenuti. Il rapporto dell’Organizzazione afferma che l’Europa è la destinazione più pericolosa del mondo per la migrazione «irregolare» con 22.000 migranti deceduti dal 2000, molti nei pericolosi viaggi nel mare Mediterraneo, contro i 6.000 decessi di migranti al confine tra Usa e Messico. I dati del 2014 ne sono un’ulteriore conferma: dal mese di gennaio a settembre, dei 4.077 migranti hanno perso la vita nel mondo, 3.072 sono morti nel Mediterraneo, 251 nell’Africa orientale e 230 al confine tra Stati uniti e Messico.