La destra organizza la piazza del 2 giugno e il partito democratico per protesta chiede di esporre il tricolore. Rischia di essere un unico tripudio patriottardo bipartisan, quello della prossima festa della Repubblica. Alla piazza della «tregua» fra il leader leghissta calante Matteo Salvini e la «sorella» d’Italia Giorgia Meloni che rischia di soffiargli il posto, alla fine ieri ha aderito anche Forza Italia. «Ci saremo pure noi», ha annunciato Tajani, «diremo cosa si può fare per far ripartire il nostro Paese, noi siamo nel centrodestra quelli che avanzano proposte, vogliamo fare di tutto per aiutare il nostro Paese». Berlusconi da facebook ha dato la sua benedizione, non senza distinguo dagli alleati antieuropeisti: «Dimostreremo la nostra unità con una manifestazione composta e di forte valore simbolico a fianco dell’Italia che vuole ripartire» aggiungendo che «Forza Italia rappresenta l’anima liberale, cristiana, garantista, europeista, portatrice dei valori e delle tradizioni dell’Occidente».

Il Pd si scatena contro la manifestazione che ha tutta l’aria di essere preparata come risposta «di destra» al 25 aprile: «La Festa della Repubblica Italiana e dell’unità nazionale non è una giornata di parte», dice Zingaretti, «Faccio un appello, da cittadino italiano, organizziamoci: il 2 giugno esponiamo tutti il tricolore alle finestre per l’Italia e per la sua rinascita. Uniti perché questo è il modo per ricostruire la fiducia di cui gli italiani hanno bisogno».