A 45 anni i comuni mortali si ritrovano «nel mezzo del cammin» della propria vita, quando molte stagioni sono alle spalle ma altrettante se ne aprono davanti. Nella biografia di un giornale è diverso. Nei nostri 45 anni si addensano alcune ere geologiche, è sparito un mondo e ne è comparso un altro.

Abbiamo cercato di non smarrire la diritta via delle origini (il 29 aprile troverete nel giornale i primi due numeri del 1971). E pur tra mille difficoltà, quell’eresia originaria con la radice forte dello spirito critico, offre ancora oggi una solida bussola. Che usiamo nella quotidianità del giornale, sopravvissuto a tempeste politiche che hanno sbriciolato le forze della sinistra italiana per come l’abbiamo conosciuta.

Il numero speciale in edicola oggi, da acquistare insieme al quotidiano (e ancora in edicola anche nei prossimi giorni), è il dovuto omaggio alle nostre quarantacinque primavere e insieme anche l’occasione propizia per dire che speriamo di poter annunciare molto presto l’acquisto della testata e dunque la fine della Liquidazione amministrativa.

Se, come speriamo, torneremo «Padroni dello spazio», il titolo beneaugurante dello Speciale, potremo mettere in campo i progetti a cui stiamo lavorando per offrire ai lettori un giornale più ricco. Ovviamente non di mezzi, non li abbiamo mai avuti, ma di battaglie e campagne, di sì e di no, come accadrà con i prossimi scontri referendari e elettorali.

Battaglie e campagne culturali, sociali, politiche, per avere un ruolo nella ricostruzione della dispersa sinistra italiana e tenere aperta la porta di una voce libera, autonoma, indipendente.

Navighiamo in un mare insidioso, con progressive concentrazioni editoriali, dominato dai conflitti di interessi tra banche e imprenditori, con i quotidiani usati per opache battaglie di potere.

Alla comunità dei nostri lettori, una specie coriacea, affettuosa e generosa, che ci sostiene e ci legge ogni giorno, rivolgiamo l’invito a festeggiare con noi. In edicola.