Barbra Streisand mette ordine a un archivio che si immagina infinito e dopo aver annunciato – attraverso un documentario girato per Apple Music – un’autobiografia in dirittura d’arrivo, dà alle stampe il secondo volume di Release Me, raccolta composta da dieci inediti incisi nel corso degli anni dalla diva neworchese e mai pubblicati finora. Dal 1962 al 2014 canzoni rimaste nel cassetto – ma tutt’altro che scarti – vedono la luce. Qualche duetto – il bizzarro Rainbow connection con Kermit La Rana fra gli altri – e performance in cui Barbra si esalta accompagnata dall’orchestra come in Be Aware (1971) e soprattutto Once you’ve been in love (1973) maestosa composizione firmata da Michel Legrand. «Voglio avere il controllo di ciò che ho la possibilità di controllare. Non posso controllare la vita in generale. Posso controllare il mio lavoro – spiega Barbra nell’intervista -. Quando credi nella verità e nel potere del vero, non puoi sopportare le bugie. Questo era il momento di andare a ripescare nella cassaforte cose che non avevo ancora pubblicato. Credo nel fato e nel destino e credo nel potere della volontà». La signora è sempre risoluta…