Sono stati 16.974 i nuovi casi di Covid ieri in Italia su 319.633 test, il tasso di positività al 5,3%. I decessi sono stati 380, per un totale di 115.937. In calo i ricoveri: in terapie intensive meno 73 pazienti per un totale di 3.417; nei reparti ordinari 782 in meno, 25.587 in tutto; 481.019 le persone in isolamento domiciliare. La regione con più nuovi casi è stata la Lombardia (2.722) seguita da Campania (2.224) e Puglia (1.867).

Il tasso di occupazione dei posti letto nei reparti ordinari è sceso al 39%, sotto la soglia limite del 40%. Non succedeva dal 18 marzo. Sei le regioni ancora a rischio: Piemonte (57%), Puglia (50%), Calabria (49%), Marche (46%), Lazio (46%) e Lombardia (42%). Oltre la soglia critica del 30% le terapie intensive, il tasso medio al 37%. 13 le regioni che sforano: Lombardia (52%), Piemonte (50%), Puglia (47%). A seguire Marche e Toscana, Molise, Emilia Romagna, Lazio, Valle d’Aosta, Trento, Friuli VG, Liguria, Calabri.

La mappa dell’Ue ha lasciato in rosso scuro solo Piemonte, Valle d’Aosta e Puglia. Oggi il verdetto sulla mappa italiana. Valle d’Aosta e Sardegna ancora da rosso. Campagna e Puglia sperano nell’arancione mentre la Sicilia e la Basilicata si avvicina al rosso, 11 regioni avrebbero i numeri da fascia gialla. Abruzzo, Calabria, Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Lombardia, Marche, Molise, Piemonte, Umbria, Veneto, Bolzano e Trento avrebbero numeri da fascia gialla, ma tocca al governo decidere quando reintrodurla.