Sono stati 13.318 i nuovi casi di Coronavirus ieri in Italia, per un totale dall’inizio della pandemia di 1.977.318. I tamponi effettuati sono stati 166.205, in aumento rispetto agli 87.889 del giorno precedente. Il rapporto tra test e positivi ieri si è fermato all’8,01%, in netta diminuzione rispetto al 12,3% di lunedì. È invece cresciuto il numero delle vittime: 628 ieri, nelle 24 ore precedenti erano state 415, per un totale di 69.842. Scende il numero degli attualmente positivi, 605.955, in calo di 7.627 unità rispetto a lunedì. Secondo il bollettino del ministero della Salute, sono 2.687 le persone ricoverate in terapia intensiva (44 in meno). I ricoverati in ospedale con sintomi sono 24.948 (197 in meno).

La regione con più contagi nelle ultime 24 ore è stata ancora il Veneto: 3.082 i nuovi positivi in un giorno su 16.050 tamponi (con un rapporto tra infetti e test del 19,2%), 150 i decessi. Resta alta la pressione sugli ospedali veneti: nei reparti non critici sono ricoverati 2.907 malati Covid (più 6 su lunedì), nelle terapie intensive 379 (più 4). Cresce anche il numero degli attualmente positivi: 102.578, più 1.104 sulle 24 ore precedenti.

Sul secondo gradino la Lombardia: a fronte di 31.939 tamponi effettuati, sono stati 2.278 i nuovi positivi (7,1% il rapporto tra casi e test). Calano i ricoverati in terapia intensiva: 21 meno di lunedì per un totale di 540, ma per la prima volta da quando è iniziato il trend di discesa sono tornati a salire i ricoveri (58 più di lunedì, per un totale di 4.290). I decessi sono stati 92. La distribuzione dei casi per provincia ha certificato un’impennata nel varesotto, 767; nel milanese sono stati 462. Nel Lazio, su quasi 13mila tamponi, sono stati 1.288 i positivi, 56 i decessi. Infine l’Emilia Romagna con 1.162 casi. Tutte le altre regioni sono sotto quota mille. Il territorio con il minor numero è il Molise, con soli 11.