Si profila una drastica riduzione dei posti di dottorato. A lanciare l’allarme è l’Associazione dottorandi e dottori di ricerca Italiani (Adi) alla luce di quanto previsto dalle «Linee guida per l’accreditamento delle sedi e dei corsi di dottorato» emanate dal Miur. Il numero delle borse di dottorato dovrà essere congruo rispetto al numero di posti messi a bando per evitare un elevato numero di dottorandi senza borsa. Il ministero ritiene congruo un numero di borse pari ad almeno il 75% dei posti disponibili. L’Adi, che chiede il superamento della figura del dottorando senza borsa, ritiene che la percentuale del 75% vada raggiunta e superata attraverso la copertura con borsa per tutti i dottorandi (nel 2011-2012, 13.218) e non attraverso una drastica riduzione dei posti. «Crediamo, – spiega l’associazione – che in un contesto come quello attuale, caratterizzato da una grave condizione di sottofinanziamento del Dottorato, molti atenei potrebbero scegliere di soddisfare il requisito del 75% tagliando i posti». L’Italia è agli ultimi posti in Europa per numero di dottorandi ogni 1.000 abitanti: 0,6 contro i 3,8 della Finlandia, 2 della Grecia, 1,4 della Gran Bretagna, gli 1,1 della Francia.