Care lettrici e cari lettori, quello che avete tra le mani è né più né meno che un nuovo manifesto. Non è un giornale “su iPad” ma un giornale “per iPad”. Non è uno sfogliatore digitale del giornale cartaceo ma un prodotto completamente diverso, dal concepimento alla realizzazione.

Quando più di un anno fa abbiamo cominciato a lavorare insieme a thePrintLabs sullo sviluppo di questa app, ci erano già chiari alcuni principi di fondo:

  1. il manifesto su tablet non doveva “cannibalizzare” il giornale in edicola;
  2. doveva essere un prodotto non solo “bello”, ma anche semplice da produrre e da consultare. Soltanto voi ci direte se ci siamo riusciti.

Il manifesto edizione iPad è un work in progress, un esperimento molto più ambizioso di quello che sembra a uno sguardo frettoloso. E’ un “tocco rivoluzionario” che investe innanzitutto il nostro modo di pensare le notizie e la produzione di informazioni. Che obbliga la redazione a pensarsi come un collettivo multimediale, dove l’incontro tra reale e digitale è messo in discussione ogni giorno e dove il muro tra ciò che raccontiamo e quello che raccontano altri dista lo spazio di un link. O di un tocco di dita.

Oltre all’applicazione che avete scaricato, insieme a thePrintLabs abbiamo sviluppato un sistema editoriale potente e completamente dedicato al mondo digitale, che abbatte il muro tra la redazione (il desk) e i reporter in giro per il mondo. E’ una sfida all’innovazione che abbiamo raccolto e rilanciato con entusiasmo e naturalezza.

Il manifesto è stato il primo quotidiano italiano a costruire un sito Internet nel 1995. E nonostante il cono d’ombra in cui è finito negli ultimi tempi, è da sempre considerato come un’esperienza pilota anche per gruppi editoriali molto più grandi di noi. La liquidazione coatta amministrativa decisa nel 2012 ha rallentato moltissimo tutti i nostri progetti fino a mettere in discussione l’esistenza stessa del manifesto. Ha reso tutto molto più difficile ma non ci ha fermato.

[do action=”citazione”]La nuova cooperativa nata a capodanno non ha soltanto rilevato il giornale salvandolo dalla chiusura. Gli sta donando una nuova prospettiva[/do]

Sono molti anni che il manifesto non riesce a “lanciare” un prodotto nuovo: non ce lo consentivano i nostri antichi debiti e non ce lo consentivano le divisioni politiche ed editoriali che hanno portato il vecchio collettivo a un passo dalla paralisi e dal suicidio. Eppure, con qualche inciampo, la nuova cooperativa nata tra natale e capodanno non ha soltanto rilevato il giornale salvandolo dalla chiusura. Gli sta donando una nuova prospettiva.

Dopo la riduzione del formato cartaceo, l’iPad è il primo passo di una rivoluzione permanente che entro quest’anno investirà anche il sito e tutti i prodotti realizzati dal manifesto: da Alias a Alias Domenica fino a Le Monde Diplomatique. Più altri progetti che sono in cantiere e attendono di essere verificati e portati alla vostra attenzione.

Non possiamo ancora fare però passi più lunghi delle nostre giovani gambe. Se funzionerà, se ci sosterrete in tanti, oggi inizia un viaggio senza fine. Da un lato, troverete il manifesto del giorno dopo in anteprima sul vostro iPad. E per questo abbiamo voluto conservare alcune nostre caratteristiche uniche, a cominciare dalla copertina. Dall’altro, il manifesto per iPad sarà un prodotto diverso da quello che troverete in edicola. Non è uno “sfogliatore” di pdf mascherato. Nella app ci sono perfino alcune raffinatezze tecniche come la “lettura notturna” del giornale e la ricerca nel testo degli articoli. Ma soprattutto, leggendolo, potrete trovarci articoli di “giornata” ma anche anteprime, numeri speciali o servizi inediti.

Pur con la povertà dei nostri mezzi francescani, proveremo a realizzare un quotidiano digitale come nessuno dei nostri “concorrenti” italiani ha provato a fare. Ce lo consentono la nostra agilità e la nostra forma originale: non abbiamo editori alle spalle. Né padroni né padrini. Giornalisti e poligrafici sono gli unici editori di questo quotidiano. Insieme a voi che lo leggete e lo sostenete ogni giorno. Se non vi piace, se non riusciremo a realizzare un giornale “necessario”, allora svanirà. Perché non possiamo più permetterci né deficit né debiti. Se invece vi abbonerete in tanti, se ci aiuterete a renderlo migliore criticandoci e stimolandoci a pensare ogni giorno cose nuove e migliori, allora non ci sono limiti a quello che possiamo fare insieme, se non quelli dettati dalla nostra immaginazione e dalle poche risorse economiche al tempo della crisi.

Che ne dite, siete pronti a toccare la rivoluzione con un dito?

Da oggi, possiamo essere con voi ovunque vi troviate, dal divano di casa all’aeroporto di Sydney. Usciremo ogni giorno nei 90 paesi del mondo in cui opera Apple. E ogni giorno avrete in anteprima (lunedì escluso, per ora) il nostro miglior giornalismo e un approccio unico e radicale alla politica, l’economia, i fatti internazionali, i reportage e la cultura.

Dopo la valutazione gratuita, potrete abbonarvi per tempi medio-lunghi (una settimana o un mese) oppure scaricare un singolo numero per pochi centesimi, magari in occasione di un evento speciale o di una copertina che vi incuriosisce più delle altre.

Questo è solo il primo passo. Se l’esperimento iPad funziona, gradualmente porteremo il manifesto su tutti i device e le piattaforme possibili, a cominciare da Kindle e Android. Che ne dite, siete pronti a toccare la rivoluzione con un dito?