Alma Shalabayeva, la moglie del dissidente kazako Mukhtar Ablyazov, ha ottenuto insieme alla figlia lo status di rifugiato politico in Italia. A deciderlo è stata la commissione territoriale per il riconoscimento della protezione internazionale del Viminale. «La decisione – ha spiegato l’avvocato Anton Giulio Lana – ha così confermato l’evidente fondatezza della domanda, per la quale si era già assicurato un esame prioritario, stante l’importanza e la delicatezza della questione». In base alla decisione odierna, ha proseguito l’avvocato, verranno emessi due permessi di soggiorno per la madre e la figlia con una validità quinquennale (rinnovabile alla scadenza): il riconoscimento dello status comporta infatti una sostanziale equiparazione del rifugiato ai cittadini italiani per quanto riguarda i diritti normativamente garantiti. «La commissione territoriale, dopo una lunga e articolata audizione, ha correttamente ravvisato la sussistenza del fondato timore di persecuzione da parte del Kazakistan nei confronti della signora Shalabayeva, in collegamento con le vicende che le impediscono di far ritorno nel suo paese natale», ha concluso il legale.