Del tutto sbilanciata nel gioco degli equilibri tra i suoi due elementi costitutivi, la coppia formata da uno psicoanalista e dal suo paziente è tuttavia funzionale al processo di cura; ma se a un certo punto uno dei due soggetti vene a mancare? Cosa succede se il paziente di punto in bianco decide di uccidere il proprio analista durante una seduta e lo elimina dalla propria vita – dalla vita in generale – con un colpo di coltello ben assestato tra cuore e polmone? Ha inizio così, con tutta l’evidenza di una riproposizone dei classici giochi di ruolo, prima ancora...