È un sabato del mese di marzo, intorno alle 13.30. Sono, con mio marito, al mercato di via Sannio, ben noto a Roma per la vendita di abiti nuovi e usati, e per essere frequentato da una clientela molteplice per fasce di età e condizione sociale. Mentre percorro con lui una delle corsie verso l’uscita, una scena inaspettata ci colpisce come una frusta. Un tipo tarchiato, dall’aria eccitata, lancia insulti razzisti contro un giovane di bell’aspetto (di origine bangladese, poi capiremo), che sta davanti al banco di abiti maschili nuovi presso cui lavora: silenzioso, immobile, imbarazzato. Il tipo – egli...